Sequestrati 200 giocattoli non sicuri: maxi-multa
Spade di legno, calamite, pupazzi, macchinine, portachiavi... tutto fuori norma: sequestrati in un negozio dell’Alto Garda 200 giocattoli non conformi alle misure di sicurezza e privi di ogni prescrizione in ordine all’origine e alla composizione dei materiali.
A effettuare l’operazione è stata, lunedì, la guardia di finanza di Riva del Garda, coordinata da Elena D’Onofrio. Il titolare dell’impresa, di origine cinese, è stato segnalato alla Camera di commercio di Trento per le violazioni previste dal codice del consumo in materia di commercializzazione di prodotti non sicuri, per le quali sono previste sanzioni fino a 20 mila euro. I giocattoli sono stati sequestrati e saranno confiscati e distrutti.
Gli articoli in questione, che erano destinati alla vendita per i bambini, sono risultati privi del marchio CE, delle istruzioni d’uso e delle indicazioni sulle loro caratteristiche tecniche, quali la tracciabilità della filiera di produzione, la composizione dei materiali e le modalità di confezionamento, e totalmente privi delle indicazioni circa la potenziale pericolosità o tossicità.
Tra i prodotti sequestrati anche alcune bandierine tricolori, probabilmente destinate al commercio in occasione della festa della repubblica. «L’assenza delle informazioni previste dal codice del consumo - fa sapere la guardia di finanza - costituisce di per sé un indizio di grande rischio per l’acquirente: i prodotti venduti in violazione delle norme comunitarie e nazionali in materia di sicurezza della merce risultano prevalentemente assemblati con materiali scadenti e quindi potenzialmente nocivi per gli utilizzatori, soprattutto se in tenera età».
Non è previsto in questi casi una procedura penale, perché non è un caso ti contraffazione di materiali ma di sicurezza del prodotto, si tratta comunque di una sanzione amministrativa, che in ogni caso è piuttosto onerosa. L’operazione, che è durata qualche settimana, si è concretizzata incrociando i dati sulle importazioni della merce dai paesi asiatici combinati all’analisi della presenza sul territorio delle reti di vendita.