«Non rinunceremo mai al Garda» parlano i primi turisti tedeschi tornati sul lago
I tedeschi sono arrivati. In spiaggia sul lago di Garda, in bici per i sentieri, ad arrampicare, a mangiarsi il gelato o bersi una birra in centro a Riva. La stagione turistica c'è.
Nulla di trascendentale, ma è ripartita, con i rituali di sempre, code di auto comprese; ma c'è qualcosa di nuovo, un sorriso particolare: è la gioia di poter riassaporare la vacanza sul lago di Garda come "ai vecchi tempi". «Una meraviglia», dicono Barbara e Thomas Mangelsdorf , ospitati all'hotel Excelsior. Vengono dal lago Starnberg, sotto Monaco, a tre ore di macchina da Riva, dove si stanno bevendo una birra ai bordi di piazza III Novembre.
Preoccupati di venire in Italia?
«Ogni anno torniamo almeno una volta sul lago di Garda. Non siamo preoccupati: il virus c'è stato in Germania come in Italia. Ma ora tutto torna in moto, bisogna pure guadagnare di nuovo in po' di soldi. Paura? No: ci siamo informati; ogni Paese, del resto, fa del suo meglio; stiamo attenti: cerchiamo posti dove non ci siano concentrate troppe persone, andiamo molto in bici».
Avete anche voi un bel lago.
«Sì, è bello ma ci sono 16 gradi».
Vi fermate tanto?
«Cinque o sei giorni, forse torneremo in settembre».
Amici vi chiedono di sapere com'è qua?
«La nostra famiglia si informa ma visto che da noi è uguale, non c'è paura maggiore a stare sul Garda che a casa».
E con le nuove regole in albergo?
«Dobbiamo dire che è davvero tutto perfetto per via della sanificazione, nemmeno da noi in Germania siamo così ligi: al supermercato qua è tutto molto ordinato, si sanificano le mani, ci sono le mascherine, da noi non tutti sono così bravi».
Che ne pensate dell'epidemia?
«Bisogna tutelarsi ognuno personalmente, ma anche andare avanti, l'economia deve ricominciare. Vogliamo approfittarne per esprimere tutta la nostra riconoscenza a tutti voi che ci permettete di fare queste vacanze».
Una giovane coppia Julia e Simon con la figlioletta Emilia di 4 anni, «e mezzo» ci tiene a dire, mangiano un gelato seduti ai bordi del porto di Riva. Vengono da Freising, Baviera, a 50 km da Monaco: «Dovevamo fare due settimane in Toscana ma ci siamo fermati in Baviera nella foresta. Poi il tempo è peggiorato e quando alcuni amici, che sono appena stati sul Garda, ci hanno detto che è ok, allora ci siamo decisi a venire».
Quanto restate?
«Da mercoledì a domenica (oggi per chi legge). Siamo al camping zoo di Arco». «E ci sono anche le caprette», aggiunge Emilia felice.
Qualche timore a venire in Italia?
«Il virus c'è stato dappertutto, è uguale sia in Germania, sia in Italia... Del resto siamo in Europa no? È ovunque la stessa storia».
Come passate queste giornate?
«Andiamo in mountain bike, ad arrampicare, in campeggio c'è anche la piscina...».
E di tutto questo periodo strano che dite?
«Be', insomma, il virus è stato pericoloso no? Serve attenzione, ma anche starsene chiusi in casa per sempre non funziona, non può funzionare».