Videosorveglianza, progetto rinviato Riva, Comune e Apm allo scontro
Tra la giunta Santi e la società «Apm» (realtà in house e quindi completamente sotto il controllo comunale) ormai è scontro frontale.
Dopo le tensioni fortissime dovute alla gestione della piscina e alla sua riapertura per consentire gli allenamenti degli atleti agonisti, ieri è arrivato il deciso affondo dell'esecutivo che ha deciso di revocare la delega ad Apm per la realizzazione del sistema di videosorveglianza. Un fulmine a ciel sereno (o quasi) visto che si sapeva che in giunta doveva passare la proroga dei termini per la presentazione del progetto esecutivo mentre alla fine è avvenuto tutto il contrario e su proposta dell'assessore competente Luca Grazioli si è deciso di dire ad Apm che per i prossimi sei mesi non se ne farà nulla. Sei mesi che poi corrispondono esattamente al tempo rimanente prima della fine mandato e incarico all'amministratore in carica Pierluigi Bagozzi. Coincidenze?
In una nota lo stesso assessore Luca Grazioli spiega che «per realizzare gli interventi in capo alla Comunità di Valle, la precedente giunta aveva istituito una delega amministrativa ad Apm. Dopo vari incontri e richieste di aggiornamenti sulla situazione, oggi il Comune di Riva è in possesso solo del progetto esecutivo, tra l'altro da approfondire nei dettagli, e quindi siamo ben lontani dai tempi stabiliti all'atto di delega, che prevedeva la fine dell'intervento e quindi della posa in opera della videosorveglianza su tutto il territorio dell'Alto Garda e Ledro entro il 31 dicembre 2020. Purtroppo - incalza Grazioli - questo ritardo, secondo noi non motivato nella sua globalità, ci impone come Comune di revocare la delega ad Apm.
Le motivazioni di Apm - continua l'assessore - cioè la necessità di integrazione del sistema locale con quello provinciale, che a dire il vero è ancora in alto mare, oltre all'opportunità di contenere i costi e alla pandemia, non appaiono condivisibili e tali da giustificare una ulteriore proroga di sei mesi, la quale è più che scontato non sarà sufficiente. L'amministrazione comunale con le proprie risorse sottoporrà a un'attenta e accurata valutazione il progetto esecutivo di videosorveglianza, e nei giorni immediatamente successivi alla nomina del nuovo amministratore unico darà nuovamente l'incarico. Questo perché deve essere chiaro e certo che le scadenze si devono rispettare, soprattutto su questo tema».
«Ho appreso del provvedimento da voi, a noi non è stato detto nulla - fa sapere l'amministratore di Apm Piergluigi Bagozzi - Fa specie che si fermi un progetto giusto il tempo del venir meno della mia presenza. Probabilmente non si vuole che sia il sottoscritto ad occuparsene ma così facendo si mina la credibilità di tutta la società. Tra l'altro il ritardo a livello provinciale non dipende da noi ma da un'amministrazione che ha lo stesso colore politico di chi amministra Riva».