In arrivo altri 154 ettari di cemento, preoccupa l'eccessivo consumo di suolo: colpito il paesaggio
La denuncia nuovamente rilanciata da un gruppo di associazioni fra cui Italia Nostra e Wwf
AGRICOLTURA Consumo di suolo, contadini trentini in allarme
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RIVA DEL GARDA. Nell'Alto Garda il suolo consumato a discapito del paesaggio è troppo alto.
A questa preoccupazione se ne aggiunge una ancora maggiore per il prossimo futuro, nel quale altri 154 ettari agricoli della piana del Garda trentino verranno cementificati.
A lanciare l'allarme sono le associazioni Italia Nostra, Wwf, Ledro Inselberg, Tutela marroni di Campi, Slow food Alto Garda, Riccardo Pinter e i comitati Salvaguardia olivaia e Sviluppo sostenibile.
L'apprensione è forte per «l'ulteriore consumo di suolo previsto dai piani urbanistici vigenti per l'Alto Garda e Ledro. Essendo il consumo di suolo programmato dai piani, collocato in parte preponderante nel fondo valle del Basso Sarca per i quattrp comuni Arco, Dro, Nago-Torbole, Riva del Garda - dicono gli ambientalisti - si può rilevare una erosione di suolo pianificato pari a 154,1 ettari».
Le associazioni e i comitati sottolineano come «il recente rapporto sul consumo di suolo dell'Osservatorio del Paesaggio fotografa una situazione preoccupante non solo in termini di suolo a oggi consumato ma soprattutto per quello che andrà ad essere consumato in base agli strumenti urbanistici vigenti.
In Trentino, dei 621.007 ettari che compongono la superficie totale, lo spazio disponibile alle coltivazioni e agli insediamenti è molto ridotto: il 60% del territorio si colloca al di sopra dei 1.000 metri di quota, il 53% è a bosco, il 12% è a pascolo e il 22% sono rocce e ghiacci.
Risulta disponibile per insediamenti e agricoltura il 13% della superficie di cui buona parte risulta interessata da fenomeni spinti di artificializzazione.
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