Nago, preoccupa il rogo alle pendici del Baldo. Chiuso il sentiero, si teme per le case più vicine
Il vento alimenta le fiamme: oggi, 12 luglio, operativi un'ottantina di vigili del fuoco e più elicotteri, per cercare di controllare l'incendio ed evitare che si avvicini troppo a zone abitate. Distrutto un centinaio di ettari di bosco. Il sindaco Morandi spiega che potrebbe essere necessario interrompere la strada che sale: "Ma non c’è pericolo per il paese al momento". Chiuso l'accesso al sentiero 601 e alle falesie.
VIDEO Fiamme nei boschi di Nago: continua la lotta dei pompieri contro il fuoco
TRENTO. Il vento ha alimentato l'incendio divampato due giorni fa sui boschi sopra Nago, alle pendici del monte Baldo.
Nella notte il rogo ha continuato a distruggere la vegetazione e si è anche avvicinato alle prime case presenti nella zona. Questa mattina verso le sei sono riprese a pieno regime le operazioni di spegnimento e di messa in sicurezza delle aree che potrebbero essere minacciate dal progredire del rogo. Preoccupazione per le abitazioni che si trovano nell'area collinare più vicina al fronte del fuoco.
Le fiamme, divampate domenica pomeriggio da una baracca, già ieri si erano propagate oltre la linea di taglio approntata l'altroieri dai pompieri nel bosco di Segrom.
Ieri sera e nella notte le fiamme erano ben visibili anche a distanza, in poche ore il rogo ha bruciato un centinaio di ettari di bosco.
Chiusi al pubblico per ragioni di sicurezza le falesie e il sentiero 601 che sale sul monte Baldo.
Ieri erano al lavoro 60-70 vigili del fuoco di Riva, Arco e val di Ledro, con il supporto dell'elicottero. Oggi sono al lavoro anche i pompieri di Aviom Vallarsa e Brentonico, in tutto un'ottantina di operatori, mentre gli interventi con i velivoli dovrebbero intensificarsi, anche perché le caratteristiche morfologiche del'area, particolarmente impervia, complicano le operazioni via terra.
Gianni Morandi, sindaco di Nago-Torbole, ieri sera ha fatto il punto della situazione: “L’incendio purtroppo è ripreso oggi pomeriggio, decine i volontari presenti e i colleghi che stanno intervenendo.
L’Òra del Garda non è calata, le zone impervie non consentono un accesso agevole e domani (oggi, 12 luglio, ndr) avremo l’appoggio di due ulteriori elicotteri.
Sono qui a presidiare la zona, dobbiamo intervenire liberando l’area del Baldo.
Non c’è pericolo per il paese al momento, il minimo difetto è chiudere le finestre.
A coloro che affermano sia uno sciacallo perché andato a presenziare una conferenza al Circolo Vela rispondo: alle 20, dal presidio con i vigili del fuoco, mi sono recato al circolo Torbolano dove è ospite una delegazione straniera. Fatto il mio intervento istituzionale sono tornato, alle 21, a Nago. Stiamo facendo tutto il possibile, vi chiedo di portare pazienza.
Se avete conoscenti sul monte Baldo, che possano trovarsi nelle baite, è auspicabile avvertirli di scendere per precauzione. Non c’è un pericolo immediato ma potrebbe essere necessario interrompere la strada”.