Moto da cross sulla Ponale, ma la polizia non può sanzionarli: in quattro con targa tedesca filmati da un escursionista
«È una vergogna - sottolinea il presidente dell'Apt Garda Dolomiti Silvio Rigatti - È triste vedere che quattro maleducati non rispettano regole che sono assolutamente chiare e arrecano un grave danno, anche d'immagine. La Ponale è un bene prezioso e da tutelare e oltretutto queste persone mettono a rischio l'incolumità di altre persone che magari in quel momento stavano salendo o scendendo a piedi o in bicicletta»
RIVA DEL GARDA. Chi reclama una pena esemplare si metta subito il cuore in pace: anche riuscissero a identificarli, le forze dell'ordine non li potranno sanzionare perché nel caso di una semplice sanzione amministrativa come questo, un filmato (per quanto chiarissimo) recuperato sulla rete non fa testo, nemmeno nell'eventualità in cui l'identità venisse confermata dalle telecamere ufficiali della videosorveglianza piazzate all'altezza del Bar Nazionale o da quelle della Provincia all'imbocco della galleria Casagranda. In parole povere comunque la si metta, i quattro la faranno franca. Resta il fatto che l'episodio è molto grave e il filmato caricato sulla pagina Facebook «Sei di Riva se...» è altrettanto eloquente. Quattro motociclisti su altrettante moto da cross con targa tedesca che scendono lungo la Ponale e sono quasi alle porte di Riva. Quindi o provengono da Pregasina o dalla zona di Biacesa.
Il filmato è provvisto di audio e i motori sembrano spenti. Qualcuno osserva che potrebbe trattarsi di moto elettriche (ipotesi poco credibile), altri sostengono di averli visti sfrecciare nella zona di Molina verso le 17.30 di mercoledì e che non si trattava di moto elettriche. Le immagini comunque parlano da sole e l'episodio viene condannato senza «se» e senza «ma» da tutti, amministratori locali compresi.
«Noi non siamo stati avvisati dell'accaduto - afferma Marco Benedetti, presidente dell'associazione Mondo Ponale che gestisce lo storico percorso a picco sul lago - Mi sembra un fatto sporadico ma è sicuramente un aspetto da monitorare ed è giusto denunciarlo».
«È una vergogna - sottolinea il presidente dell'Apt Garda Dolomiti Silvio Rigatti - È triste vedere che quattro maleducati non rispettano regole che sono assolutamente chiare e arrecano un grave danno, anche d'immagine. La Ponale è un bene prezioso e da tutelare e oltretutto queste persone mettono a rischio l'incolumità di altre persone che magari in quel momento stavano salendo o scendendo a piedi o in bicicletta».
Parole di assoluta condanna arrivano anche dalla sindaca di Riva Cristina Santi: «Non avevo visto questo filmato ma posso dire che le immagini si commentano da sole. È inconcepibile e fuori da ogni logica che vi siano persone che fanno queste cose. Credo che persone sane di mente non sarebbero mai arrivate a tanto. Perché prima di tutto c'è un problema di sicurezza nei confronti degli altri fruitori della Ponale. Non so se siano moto classiche o elettriche, comunque - prosegue la sindaca - bisogna stare attenti anche a quelle elettriche e alle stesse bici elettriche che anche sul Brione hanno arrecato danni».
Ora la speranza è che fatti come quello dell'altro giorno documentato sui social non si ripetano. La Ponale (che dal 25 marzo ha fatto registrare quasi 450 mila passaggi) rimarrà aperta almeno sino all'Epifania. Poi probabilmente ci sarà una chiusura di un mese circa per lavori riguardante la sottostante Ciclovia del Garda.