Operai al lavoro in bici per risparmiare
La mobilità alternativa non è più solo un «vezzo» ecologista ma una necessità dettata dalla crisi economica. La benzina, d'altro canto, costa e spostarsi in macchina, per chi fatica ad arrivare a fine mese, è ormai un lusso che difficilmente ci si può permettere. Ecco, dunque, che anche le piste ciclabili di Rovereto diventano infrastrutture inserite nelle manovre anticongiunturali e non più interventi pubblici per accontentare chi si diletta a pedalare in città
La mobilità alternativa non è più solo un «vezzo» ecologista ma una necessità dettata dalla crisi economica. La benzina, d'altro canto, costa e spostarsi in macchina, per chi fatica ad arrivare a fine mese, è ormai un lusso che difficilmente ci si può permettere. Ecco, dunque, che anche le piste ciclabili diventano infrastrutture inserite nelle manovre anticongiunturali e non più interventi pubblici per accontentare chi si diletta a pedalare in città.
È lo stesso sindaco Andrea Miorandi ad ammettere questo deciso cambio di tendenza. «Gli imprenditori della zona industriale, con i quali sono in contatto praticamente tutti i giorni, me l'hanno chiesto esplicitamente. Hanno insistito per avere percorsi protetti per i lavoratori che ormai, con il costo della vita alle stelle, per risparmiare hanno scelto di lasciare la macchina a casa e recarsi in fabbrica o in ufficio in bicicletta. Per questo abbiamo deciso di accelerare l'iter per il completamento della Pista longa, quella che dal Brione arriverà a Marco passando proprio per la zona industriale».
E ieri, non a caso, sulla statale del Brennero a lato del Rovercenter, a Lizzana, sindaco e assessore all'urbanistica Giulia Robol hanno presentato il cantiere per il tratto di ciclabile che, tra tre mesi, collegherà in tutta sicurezza la cittadella dell'industria con la rotonda di Lizzanella.
L'opera - che costerà 230 mila euro e sarà realizzata dall'impresa Brenstrade - sarà lunga 1,6 chilometri e, come detto, sarà pronta per metà estate. Il tracciato sarà ricavato in parte dalla piattaforma esistente della statale 12 con la creazione di un tratto di pista indipendente dal marciapiede riservato ai pedoni e diviso dalla carreggiata.
Il percorso sarà più alto della sede stradale e, in prossimità delle pensiline dell'autobus, ci passerà dietro per non intralciare gli utenti di Trentino Trasporti. Corso Verona, chiaramente, sarà ridotto di tre metri e gli attraversamenti pedonali saranno sopraelevati, protetti e assolutamente sbarrierati. La velocità dei veicoli a motore sarà quindi naturalmente ridotta anche se un domani, quando saranno completate le bretelle Ai Fiori e Mira, l'arteria sarà declassata a urbana e dunque con il limite dei 30 chilometri orari.
La Pista longa, partendo dalla zona industriale, correrà sull'attuale marciapiede ad Ovest fino alla rotatoria di via del Garda. Qui si sposterà ad Est e proseguirà in via Abetone sulla corsia adesso riservata all'autobus che, dall'estate, la impegnerà solo per la fermata. In prossimità dell'altra rotonda, quella di Lizzanella, la ciclabile svolterà in via Jacopino da Lizzana, via Trieste e quindi via Benacense.
Cambio in vista anche per la viabilità interna di Lizzana. Le vie Tagliamento e Livenza saranno a senso unico in direzione della statale e dunque non si potrà più utilizzarle come strade di attraversamento. L'accesso sarà garantito da via del Perer.
«Il nostro obiettivo - ricorda il sindaco - è collegare in sicurezza tutta la città che è policentrica. Quando la rete ciclabile sarà completa, infatti, da ogni quartiere si potrà pedalare verso il centro storico senza il rischio di essere travolti da un'automobile. Questa che parte oggi è una dorsale fondamentale del nostro progetto visto che si tratta di un tracciato protetto che parte dal Brione e arriverà a Marco attraverso il parco dei Lavini. E che consentirà ai lavoratori roveretani di accedere alla zona industriale in bicicletta, risparmiando sui costi della macchina, come ci hanno espressamente richiesto tanto gli imprenditori che gli stessi operai».