700 bimbi allo stadio per imparare lo sport

Allo stadio Quercia di Rovereto con l'Agenzia per lo sport

di Luisa Pizzini

Arrivano da tutte le scuole della Vallagarina i settecento alunni delle classi quarte elementari che oggi si sono dati appuntamento sul prato dello stadio Quercia. Settecento bambini pronti a sperimentare quindici diverse discipline sportive ed a conoscere da vicino le società che le propongono in Vallgarina. Il progetto che anche quest’anno si conclude con una giornata di festa è curato dall’Agenzia per lo sport della Vallagarina, che ottiene le sovvenzioni dai comuni e le ridistribuisce alle società.

Si chiama «Scuola e sport», ha qualche anno di rodaggio ormai alle spalle ma stavolta ha introdotto una novità: anziché rivolgersi solamente alle classi terze e quarte delle elementari in città è stato esteso a tutta la Vallagarina. Stamattina allo stadio Quercia mancheranno all’appello soltanto le classi della scuola di Isera, impegnate altrove dal momento che la grande festa dello sport era in programma per venerdì scorso ma è stata posticipata per via del cattivo tempo.

Per far arrivare tutti i piccoli sportivi fino allo stadio, l’Agenzia per lo sport della Vallagarina ha coinvolto anche le amministrazioni comunali di ciascun comune: a loro il compito di organizzare il trasporto.

All’evento partecipano tutte le quindici società sportive che hanno girato le scuole durante tutto l’anno scolastico per far conoscere agli aspiranti sportivi le diverse discipline: dal basket alla pallavolo, dal tennis al kick boxing, dalle arti marziali al tennis tavolo, dalle bocce al ciclismo, dal tamburello alla pallamano, dall’atletica al nordic walking. E ancora il calcio, la ginnastica artistica e la danza.

Questi gli sport che sono entrati «in classe» attraverso questo progetto. Oltre all’arrampicata sportiva, ad esempio, che però era difficile poter sperimentare allo stadio Quercia.
Sul rettangolo da gioco e sulla pista da atletica dello stadio verrano allestiti quindici piccoli circuiti di sette minuti ciascuno, adatti a sperimentare i vari sport. In qualcuno i bambini riusciranno meglio, avendo avuto modo di conoscerlo e praticarlo a scuola assieme agli appassionati delle diverse società.

Altre discipline risulteranno nuove, perché non tutti hanno potuto sperimentare tutti e quindici gli sport scelti e portati all’interno della scuola. «Poco importa, quella di stamattina sarà una festa e non una gara» racconta Ruggero Pozzer, presidente dell’Agenzia per lo sport della Vallagarina. «Devo dire che grazie a questa iniziativa le società sportive un riscontro in termini di iscritti a volte ce l’hanno. Ma l’importante è che attraverso la propria disciplina contribuiscano alla crescita dei ragazzi.

La scuola ha una carenza istituzionale nell’ambito dello sport, questo progetto che va riempire il vuoto. Anche perché non tutte le famiglie hanno le stesse possibilità anche in termini economici».

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