Vallagarina, la Comunità rende omaggio a Tosetti e Zandonati
Operazione di restyling per l’entrata della Comunità della Vallagarina, nella sede di via Tommaseo a Rovereto. Negli anni l’entrata era divenuta il «deposito» disordinato di ogni cosa dagli annunci, ai volantini, poster, libretti, riviste. Ora per volontà del presidente Stefano Bisoffi e sulla base di una ricerca storica condotta da Patrizia Belli sono stati valorizzati i due ritratti in marmo collocati a mezza altezza che nella confusione erano pressoché ignorati. Si tratta di due benefattori che contribuirono con il loro lascito all’edificazione del palazzo sede di Comunità: Domenico Tosetti ed Enrico Zandonati. Il primo Tosetti (31 luglio 1834 – 2 aprile 1907) nel 1902 donò due case, una casetta con orto, titoli di pubblico credito, contante, libretti di credito. Per un totale di 75.601,88 corone. Di Enrico Zandonati (5 novembre 1823 – 25 gennaio 1908) sappiamo dai documenti della congregazione della carità che «figlio dei furono Francesco e Rosa Lutteri arrivato alla tarda età d’anni 81 compiuti. Sempre amante della patria sua rimarcò con gioia l’impulso e l’estensione data dalla congregazione di carità a tutti gli istituti da essa dipendenti. La sua particolare attenzione e l’amor suo per i figli del povero fecero sì d’ispirargli una vistosa beneficenza a favore del cittadino orfanotrofio maschile». Il lascito fu di 60mila corone (Zandonati in contropartita chiese un vitalizio per gli anni che gli restarono di tremila corone annue). La congregazione dinnanzi a tanta generosità propose di stampare nel proprio opuscolo la seguente nota: «Persona che vuol rimanere incognita fece qui pervenire un plico contenente la vistosissima somma di corone 60mila con destinazione per l’orfanotrofio maschile».
Il 15 dicembre 1897, l’allora Consiglio comunale di Rovereto approvò la costruzione di un fabbricato a uso orfanotrofio maschile su un «appezzamento di suolo di 2.256 metri quadrati in via San Giorgio 4 (l’odierna via Manzoni)». L’edificio fu ultimato e aperto il 19 agosto 1899. Costò in tutto 45mila fiorini. Nella Prima guerra Mondiale l’istituto dovette chiudere, fu gravemente danneggiato e riaperto nel 1920. Ma il 15 agosto 1923 il cda della Congregazione dovette chiudere «causa dell’elevato costo di gestione e alla impossibilità di trovare un Ordine religioso che lo gestisse». Poi l’edificio fu utilizzato a scuola di avviamento in un primo tempo e poi scuola elementare. Dal 1957 al 1974 divenne centro regionale per bambini spastici e discinetici. Il Comprensorio della Vallagarina acquistò l’edificio nel settembre del 1977 e il 29 aprile 1980 diede il via ai lavori di ristrutturazione. Nel corso del restauro si riuscì a ricavare un’ampia sala interrata che divenne l’aula dell’assemblea e ora del Consiglio (intitolata al primo presidente Nello Aste). Nell’aprile 2011 diventa sede della Comunità.