Informatici, un evento con il botto
Sale affollate e centinaia di giovani (e non solo) alla tre giorni organizzata a Rovereto e dedicata all’uso consapevole delle tecnologie, con un tutto esaurito per la gran parte degli incontri. Protagonisti don Antonio Mazzi, Vittorino Andreoli, Federico Faggin e don Dante Carraro. Il Festival degli informatici che si è chiuso domenica, insomma, ha fatto il botto e ha coinvolto centinaia di giovani giunti da ogni parte d’Italia per discutere di come informatica e tecnologie possano essere socialmente utili e di come possano essere usate con maggiore consapevolezza. Particolarmente affollati gli incontri sull’etica delle tecnologie e sulla disinformazione online, ma anche gli incontri dove personaggi di grande notorietà si sono alternati sui diversi aspetti al centro del tema principale del Festival: da don Antonio Mazzi della Comunità Exodus, che ha discusso della nuova educazione per le generazioni digitali, allo psichiatra Vittorino Andreoli, che ha discusso della differenza tra cervello umano e digitale; da Lorenzo Natale, ricercatore dell’Istituto Italiano di Tecnologia, che ha fatto riflettere un vasto pubblico sulle implicazioni della robotica, al fisico e inventore Federico Faggin che ha discusso delle diverse intelligenze dell’uomo e del computer; e ancora, don Dante Carraro, direttore di Medici con l’Africa Cuamm, che si è confrontato con il presidente di Informatici Senza Frontiere Dino Maurizio delle opportunità che nascono dalla tecnologia nel continente africano. Grande interesse ha suscitato anche l’incontro con i superesperti di Internet e social media Giuseppe Mayer e Matteo Flora che hanno spiegato efficacemente quanto la rete sia fragile e vulnerabile da chiunque intenda utilizzare per scopi anche criminali i dati che inconsapevolmente ognuno di noi lascia quotidianamente.
Molto soddisfatti per la riuscita della seconda edizione del Festival i promotori e l’amministrazione comunale che hanno visto crescere del 30% il pubblico.