Museo della Guerra, boom di accessi
È convocata per sabato 24 novembre l’assemblea dei soci del Museo storico italiano della Guerra onlus, chiamati a valutare un intenso anno di attività che ha visto la realtà roveretana protagonista in alcuni momenti di grande impatto nazionale e internazionale. A cominciare l’Adunata nazionale degli Alpini, per proseguire con le cerimonie per i 100 anni della fine della Grande Guerra e la serie di attività e di mostre sull’intero territorio del Trentino. Azioni svolte a supporto e in sinergia con vari enti e associazioni: tra questi Provincia, Comunità della Vallagarina, Comune e Apt di Rovereto. Insomma, anche nel 2018 il Castello-Museo di Rovereto ha confermato il grande fascino che ancora riveste, in primis sugli ospiti di Rovereto, anche in chiave turistica.
Nella recente giornata di visite gratuite voluta dal museo della Guerra, sono accorsi ben 1.200 visitatori, saliti al castello per conoscere e approfondire i ricordi della Prima Guerra Mondiale. Pur considerando la gratuità dell’ingresso il dato è comunque significativo se paragonato agli oltre 700 accessi a pagamento registrati quest’estate a Ferragosto, che già avevano segnato un deciso incremento sull’analogo periodo 2017.
Vi è poi il Memoriale dei caduti trentini nella Grande Guerra con installazioni che permettono di ritrovare immagini di decine di cimiteri tedeschi, francesi e inglesi, italiani ed austro-ungarici, ma soprattutto i 400 cimiteri costruiti dagli austro-ungarici in Galizia per le decine di migliaia di caduti, tra i quali i trentini furono moltissimi nelle battaglie del 1914 e del 1915. Consente anche di cercare il nome di un proprio antenato trentino morto nella Grande Guerra e consultare la sua scheda biografica accedendo all’elenco grazie a due postazioni presenti nella sala.
E tra i Cimeli in mostra al Museo della Guerra di Rovereto molto ricercati vi sono la storica bicicletta Bianchi usata dalla fanteria (oggetto di scambio con il museo di Francesco Moser che a maggio a prestato la bici del Record dell’Ora) con la Tromba dell’Armistizio e la Bandiera bianca che accompagnarono la delegazione austriaca nei primi contatti – avvenuti il 29 ottobre 1918 a Serravalle di Ala - e ricordati a fine ottobre con una cerimonia al Cippo commemorativo di Ala.