Gomme tagliate, raid in ospedale Da mesi i casi si ripetono
Sta diventando un fenomeno preoccupante quello delle gomme delle automobili tagliate in città. Perché se la nottata durante la quale vennero squarciati gli pneumatici di almeno 22 macchine a Borgo Sacco si pensava fosse un inspiegabile fatto sporadico, rimasto impunito, altrettanto non si può dire di quel che accade nella zona dell’ospedale ormai da mesi.
A raccontarlo sono, tra gli altri, alcuni dipendenti dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari che lavorano al Santa Maria del Carmine. Sono in tanti e, assieme a tutte le persone che vanno e vengono dall’ospedale, quotidianamente cercano un posto per lasciare la loro auto durante il turno. Non essendoci un’area per la sosta sufficientemente grande, c’è chi si arrangia lasciando la macchina anche al di fuori degli stalli a pagamento e non disegnati dall’amministrazione comunale. In particolare c’è chi approfitta magari del posto riservato alla guardia medica che durante la settimana rimane libero o parcheggia sotto le finestre degli ambulatori di otorino, accanto all’ingresso principale dell’ospedale in corso Verona.
Stiamo parlando di proprietà privata dell’ospedale o comunque di posti che non intralciano il passaggio di altri. Ma anche se le auto in sosta in qualche modo dessero fastidio, il modo per risolvere la questione o anche solo per manifestare il proprio disappunto non può essere quello di tagliare le gomme.
Eppure questa è l’impressione che hanno avuto le persone che si sono ritrovate con le ruote a terra. Anche in pieno giorno e con l’auto lasciata a pochi passi dall’ingresso del Santa Maria del Carmine. «Io mi sono ritrovata con una gomma tagliata anche ieri (giovedì, ndr) e mi era già successo a novembre» racconta Mina Melfi, una delle «vittime». Il suo sfogo dopo l’ennesimo episodio ha fatto venire a galla molti altri casi.
«È successa la stessa cosa ad una collega che ha avuto la spiacevole sorpresa a dicembre, mentre una ragazza mi ha raccontato di aver ha trovato le ruote tagliate della sua auto a giugno, poi di nuovo a settembre e a novembre». Sempre in zona ospedale: lungo corso Verona, di fronte al bar River o perfino nei parcheggi che servono la struttura.
Si apre un caso, dunque, che fa sorgere una serie di interrogativi. Chi c’è dietro questi danneggiamenti? Si tratta di episodi che hanno un filo conduttore? Un movente? Sono collegati al raid accaduto all’inizio del mese di marzo a Borgo Sacco? C’è qualche indizio che possa orientare le forze dell’ordine nella ricerca del o dei colpevoli? È plausibile che siano delle ragazzate o siamo di fronte ad un «serial» delle gomme?
Sono domande che si pongono tante persone in questi giorni, mentre sale la rabbia nei confronti di chi danneggia le automobili in sosta. La risposta però può arrivare soltanto da forze dell’ordine e polizia locale, chiamate a porre fine a questo odioso fenomeno. Lo scorso fine settimana una cosa simile è successa anche ad Ala.