Domenica 24 ritorna la Fiera di Santa Caterina fra tradizione e commercio
Torna, come da tradizione l’ultima domenica di novembre, la Fiera di Santa Caterina a Rovereto tra negozi aperti, bancarelle, esposizioni, animazioni per bambini. Tanti gli appuntamenti in programma per domenica 24 novembre: oltre alle bancarelle (ben oltre un centinaio) non mancheranno spettacoli, esposizioni, iniziative enogastronomiche e di intrattenimento: dai burattini di Luciano Gottardi agli stromboli (il tipico dolce fritto, in altre zone del Trentino chiamato “stroboi”, dal tedesco Strauben)preparati dal Circolo Culturale sardo “Maria Carta” e ancora le castagne arrostite dal Comitato Tutela Marroni di Castione offerte da Confesercenti del Trentino in collaborazione con il Comune di Rovereto.
Presso la Sala Consigliare di Palazzo Podestà a Rovereto si è tenuta la conferenza stampa di presentazione. “Ogni anno questa festa è un tradizionale e irrinunciabile appuntamento per Rovereto e tutta la Vallagarina – ha detto Paolo Preschern, presidente di Confesercenti del Trentino per la città di Rovereto- . E’ una delle più antiche fiere trentine, e ciò spiega perché non solo i roveretani ma tutti i trentini, vi siano così affezionati, tanto da considerarla una delle feste popolari più importanti dell’anno, l’appuntamento più sentito e atteso. E’ la festa che dà il via al periodo natalizio, che apre alla stagione dei mercatini”.
E di periodo natalizio, di mercatini e di lancio della stagione invernale ha parlato anche Giulio Prosser, presidente dell’Apt Rovereto Vallagarina, che ha messo in evidenza come la stagione sia già partita con forte entusiasmo. “Le prenotazioni nelle strutture ricettive stanno arrivando – ha detto Prosser – In alcune si registra già il 70% di prenotazioni. La Fiera di Santa Caterina per noi rappresenta un must perché lancia il Natale di tutta la Valle”.
A fare gli onori di casa l’assessore al commercio del Comune di Rovereto, Ivo Chiesa, che ha sottolineato la valenza storico culturale di Santa Caterina “che continuerà ad essere un progetto della città, sostenuto dall’amministrazione”. Anche Ruggero Carli, direttore della Cassa Rurale di Rovereto ha evidenziato l’importanza di questa manifestazione simbolo della tradizione territoriale e della gente trentina.
La storia di questa Fiera si perde davvero nella memoria dei roveretani. Impossibile risalire alla sua data d’inizio. Prima della guerra era una giornata nella quale artigiani e contadini scendevano dalle valli per vendere le loro merci, poi il conflitto ne fece perdere le tracce. Oggi, grazie a Confesercenti del Trentino, questa manifestazione è rinata e cresciuta negli anni. Un appuntamento irrinunciabile anche per i negozi che danno vita a una vera festa del commercio.