Parte il cantiere in via Zeni Stazione bifronte e parcheggio
La città, stavolta, sta per essere definitivamente ricucita. Merito dell'accelerazione sui tempi previsti per la futura stazione ferroviaria bifronte che, nei sogni del Comune, dovrebbe collegare la parte Est e la parte Ovest di Rovereto. Il primo tassello sarà posto domani mattina e se ne occuperanno direttamente le Ferrovie dello Stato. Si tratta del prolungamento del tunnel tra i binari 5 e il 3 e quindi con l'ingresso della stazione in piazzale Orsi. Non si parla, chiaramente, del passante ciclopedonale da 10,5 milioni di euro che sarà invece pagato dalla Provincia e il cui cantiere dovrebbe partire entro l'estate visto che la bonifica bellica è stata completata.
Dall'altra parte della barricata, lungo via Zeni per intenderci, sorgerà invece il polo leggero dell'intermodalità con pensiline per autobus e corriere e un grande parcheggio di attestamento. È questo l'aspetto più interessante dell'accordo firmato da Comune, Trentino Trasporti, Provincia e Rfi. Da subito, infatti, la parte Nord dell'areale ferroviario sarà trasformata in posteggio di superficie per pendolari (55-60 posti auto) in modo da evitare a chi viene da Sacco, San Giorgio, Isera e Destra Adige di ingolfare l'urbe alla caccia di uno stallo. Per questi lavori palazzo Pretorio ha già staccato l'assegno da 180 mila euro. Questo piazzale, come detto, sarà il nuovo accesso della stazione dei treni da Ovest.
Nei prossimi mesi, poi, appena le Ferrovie abbatteranno le palazzine sulla parte Sud, si otterrà un'area di un ettaro dove sarà installata la stazione leggera dei mezzi pubblici su gomma e altri 70 posti auto. In attesa, ovviamente, che Trentino Trasporti - su delega di piazza Dante - provveda alla bonifica bellica e ambientale del sottosuolo dove sarà costruito un parcheggio interrato da 200 posti a servizio della doppia stazione con collegamento ciclopedonale con piazzale Orsi e isole di ricarica per i veicoli elettrici.
Tutta l'operazione costerà 15 milioni di euro, soldi già stanziati e dunque pronti per essere spesi.
Il sogno del centro intermodale per spingere la gente sui mezzi pubblici si sta dunque concretizzando. E a crederci, per prime, sono proprie le Ferrovie dello Stato che hanno scelto Rovereto come scalo pilota riversando su piazzale Orsi investimenti e lavori. Per capirci hanno già speso quasi cinque milioni di euro per il restyling della stazione e il relativo sbarrieramento con gli ascensori e i binari a livello treno per agevolare i portatori di handicap. Adesso sarà prolungato il sottopasso per accedere anche da San Giorgio con tanto di parcheggio per chi viene da fuori e vuole spostarsi in treno. E, tra pochi mesi, pure in corriera. Se a questo si aggiunge il tesoretto messo sul tavolo da Provincia e Comune il passo è fatto. Perché i 15 milioni di euro per i collegamenti sotterranei, le aree sosta, le fermate delle corriere sono confermati e a disposizione già da oggi. Infine, al conto si devono aggiungere anche i 2,2 milioni per riattivare la stazione di Calliano.
Dopo anni di attesa, insomma, si è pronti a partire. Grazie soprattutto all'ex scalo merci, quell'ettaro di terreno diventato adesso di proprietà roveretana che sarà trasformato, come detto, prima in parcheggio di superficie (130 posti finali) e stazione diffusa (togliendola da piazzale Orsi) e poi garage da 200 stalli con sopra lo scalo intermodale gomma-ferro. Un progetto che sarà completato in pochi anni anche se l'attivazione (in attesa degli scavi) è prevista ben prima di Natale.
L'avvio ufficiale al cantiere - il metaforico taglio del nastro - sarà domani mattina alle 10. Subito dopo l'estate, poi, sarà accessibile il parcheggio ad Ovest e l'accesso ai binari sottoterra.