McDonald’s e Brt cercano personale
La crisi c’è, il lockdown ha prodotto danni e farà ancora disastri dal punto di vista economico ma qualcosa, dal punto di vista occupazionale, si muove.
Lentamente, per carità, ma si muove. Specie tra i colossi dell’economia, quelli, per capirci, che durante la pandemia hanno continuato a lavorare perché autorizzati a farlo. Ma anche quelli che hanno dovuto abbassare le saracinesche, per poco e non per due mesi, per poi ripartire alle prime timide aperture governative. Come, per esempio, il colosso della ristorazione McDonald’s e quello delle consegne a domicilio «Bartolini corriere espresso», Brt per intenderci.
Dopo il via libera da Roma, per le rispettive filiali di Rovereto hanno messo sul piatto tre contratti. Poca roba, penserà qualcuno, ma rispetto a niente è qualcosa.
Il gigante americano dei fast food (600 ristoranti avviati in Italia dal 1986 con 23 mila dipendenti), con un locale sulla rotatoria di Mori Stazione, ha annunciato l’assunzione di settemila giovani nel prossimo triennio in penisola. Da noi, per ora, vuole inserire in organico un addetto alla ristorazione-crew. «Tipicamente l’attività si divide tra cucina e sala ristorante, è prevista una formazione specifica in tutte le posizioni. - spiegano a Mac - In cucina, il crew prepara prodotti, collabora con i colleghi per gestire al meglio le richieste dei clienti, ha la possibilità di conoscere tutti gli elementi della gestione di una cucina professionale e di un’attività di ristorazione. In sala, invece, si occupa di accogliere i clienti e di supportarli ai kiosk nella scelta dei diversi menù».
Sono richieste flessibilità e disponibilità a lavorare part-time, su turni giornalieri e notturni, durante i weekend e nei giorni festivi.
Dall’altra parte della ferrovia c’è Brt, zona industriale. Qui i posti liberi, per ora, sono due: uno part-time e l’altro a tempo pieno. Il primo incarico riguarda l’assistenza clienti, un addetto con il compito di supportare il responsabile dell’hub trentino della società di corrieri bolognese nella soluzione dei problemi riguardanti spedizioni non andate a buon fine, soddisfacendo le richieste telefoniche ed espletando tutte le attività dell’ufficio relative alle pratiche di assistenza (disguidi, giacenze, danni , rotture, inversioni).
Il full-time, invece, riguarda un posto da impiegato nell’ufficio prese e consegne.