Ztl, Confesercenti la vuole permanente: «Il calo delle vendite nei negozi non c'entra nulla con il traffico»
L'associazione di categoria respinge le critiche arrivate dall'Unione commercio, il presidente Paolo Preschern: «Il connubio automobili-clienti appartiene a una visione miope»
IL TEMA Traffico limitato, arriva un'altra proroga di un anno
ROVERETO. Con l'iniziativa «Shopping aspettando Halloween» la città ha dimostrato di essere attrattiva. Tanta gente, infatti, si è riversata in centro nei tre giorni di festa urbana organizzati dall'Unione commercio e turismo. Che, però, punta il dito - come abbiamo ampiamente riferito nei giorni scorsi - contro il rinnovo della proroga della Ztl in via Fontana-via Dante che avrebbe portato ad un calo significativo delle presenze in centro storico e, di conseguenza, dei fatturati dei commercianti.
Tra le associazioni di categoria, però, c'è una voce fuori dal coro. Ed è una voce che pesa visto che si tratta dell'altra grande aggregazione degli operatori economici: Confesercenti.
Il presidente Paolo Preschern non ha dubbi: «Se c'è una critica da fare all'amministrazione comunale è quella di non aver reso strutturale e definitiva l'estensione della Ztl a via Fontana e Borgo Santa Caterina dopo oltre un anno e mezzo di sperimentazione.
L'introduzione dei varchi elettronici come promesso consentirebbe di regolamentare il flusso veicolare degli aventi diritto e di concordarlo con i clienti che per qualche ragione devono raggiungere i negozi con l automobile. Si toglierebbero inoltre definitivamente gli orrendi cartelloni che annunciano la viabilità modificata. Che la parziale estensione della Ztl (ricordiamoci che via Tartarotti e via Dante sono sempre raggiungibili fino al venerdì sera da Borgo S Caterina) abbia provocato un crollo degli affari è tutto da dimostrarsi con dei dati oggettivi. Dove un calo c'è stato è difficile dire se questo dipenda e in che misura dai provvedimenti presi o piuttosto dalla difficile congiuntura economica degli ultimi due anni dovuta alla pandemia e tutto il resto che purtroppo ben conosciamo».Sul calo di fatturato dovuto a clienti che vanno altrove perché non possono entrare in città in macchina Preschern è chiaro: «Nei negozi di nostra proprietà nella zona non vi sono stati stravolgimenti di sorta; anzi, proprio nel fine settimana dove la chiusura è totale si registra il maggior afflusso di clienti. L'Unione commercio, peraltro, non si è mai premurata di chiederci dati statistici relativi al periodo di sperimentazione».
Insomma, non tutti i rappresentanti dei commercianti sono contrari alla Ztl.
«Confesercenti del Trentino da sempre è a favore di una città sostenibile e vivibile dove al centro ci sono le persone e la loro qualità della vita. In tutto il mondo, ma anche a Trento a Bolzano e Merano, le zone pedonali sono una realtà consolidata da decenni e non mi sembra che in queste città vi siano problemi di sorta. Il vero problema è semmai quello di non avere programmato negli anni scorsi una viabilità di avvicinamento a Rovereto che si avvalesse di una qualsivoglia arteria tangenziale. A tal proposito non è assolutamente pensabile a via Fontana e via Dante come alternativa ad essa».
Non è la chiusura delle strade, dunque, il problema. Per Confesercenti, in altre parole, «il connubio automobili-clienti appartiene ad una visione miope ed antesignana del commercio. A Rovereto poi esistono più parcheggi di assestamento a corona del centro, per anni invocati e voluti». N. G.