Acqua e fognatura, a Rovereto i costi potrebbero lievitare fino al 13%
Per il servizio idrico incrementi a doppia cifra sia per i cittadini sia per le aziende locali e le botteghe, che pagheranno in media 55 euro annui in più rispetto al 2022. I nuovi importi sono dovuti ai costi di produzione: sono sul tavolo, ma l’approvazione dovrà passare per l’Aula
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ROVERETO. Che l'anno nuovo iniziasse con le mani nel portafoglio era cosa nota. Tra benzina e utenze, infatti, gli aumenti sono stati annunciati o comunque paventati. E la stangata è arrivata a stretto giro, con incrementi su tutto ciò che riguarda tasse e gabelle.
Il prossimo aumento riguarderà l'acqua del rubinetto e le fognature. Si tratta di utenze fisse la cui tariffa la stabilisce il Consiglio comunale. Per il momento, però, la previsioni sono approdate in commissione economia con i ritocchi verso l'alto scritti nero su bianco e i tentativi di tenerli il più basso possibile. Inutili, però, visto che nel 2022 tutto è schizzato alle stelle, dalle materie prime alla manutenzione. Tradotto in soldoni, che poi è quello che interessa alla gente, parliamo di bollette in arrivo più care dal 10,6 al 13% sia per i cittadini che per le aziende.
Per carità, parlando di famiglie medie si stima una spesa annua in più di 35 euro che arrivano a 55 per le botteghe. E questo solo per l'acqua. Perché c'è anche la fognatura a chiedere oboli e, di fatto, a far rivedere i bilanci tanto domestici che societari.
Partiamo dall'acqua dello Spino. I costi, diciamo così, di produzione sono lievitati negli ultimi anni e le previsioni per il 2023 si aggirano su 3 milioni 245.890 euro, quasi 600mila euro in più del 2021. E dentro, ovviamente, c'è di tutto: dal costo dei materiali all'energia elettrica, dal carburante agli stipendi, dai canoni alle imposte.
Poi c'è la fognatura, anche questa lievitata alla voce uscite. La conseguenza è un rincaro della parte fissa ma anche un cospicuo balzo della quota variabile. Il tutto a carico del residente che deve far quadrare i propri conti .Ad ogni cambio di calendario, d'altro canto, i cittadini sono costretti a «rompere» il porcellino. Perché mentre la capacità di spesa diminuisce le tariffe crescono, non fosse altro che per l'adeguamento dell'Istat. Ed ogni anno, da qualche tempo in qua, il ciclo idrico è più caro. L'aumento del gestore, infatti, è calcolato normalmente nell'ordine del 2% complessivo tra costi dell'acquedotto e della fognatura.
Nel computo totale, d'altro canto, rientrano anche le migliaia di contatori che Dolomiti Ambiente deve sostituire perché obsoleti. Senza entrare nel dettaglio, la spesa media che graverà sulle famiglie varia dal numero di persone per abitazione alle dimensioni della stessa. La bolletta, quindi, crescerà da un minimo di 26,43 ad un massimo di 35 euro per quanto riguarda l'acqua potabile (per le utenze non domestiche si parla di un aumento di 55 euro), mentre per il servizio fognatura il rincaro domestico arriverà fino a 23 euro all'anno.
Gli «iscritti» ad attingere da queste fonti, tra l'altro, sono davvero tanti: a Rovereto sono 22.565 di cui non civili 2.581. Alle fogne comunali, invece, sono collegate 21.517 utenze di cui 37 produttive. Infine ci sono e unità che si servono di acqua per l'abbeveramento degli animali.
«Purtroppo i costi sono alti e noi, come Comune, ci proviamo a limitare il più possibile le spese per i cittadini ma su certi aspetti abbiamo le mani legate. - commenta l'assessore Beppe Bertolini - Facciamo quello che possiamo ma alla fine bisogna far tornare i conti. Sarà comunque il consiglio comunale a decidere le tariffe visto che quanto proposto alla commissione è il preventivo per l'anno che si è appena aperto».