Guerra dei sondaggi con dati contrastanti
A cinque settimane dal voto per le provinciali è già guerra di sondaggi tra le forze politiche. Dopo quello del Pd, ieri sono stati sfornati i sondaggi commissionato da Unione per il Trentino e Lega Nord. Ed emergono dati molto contrastanti. L'unica costante è che, tra i candidati presidente, Ugo Rossi si conferma largamente in testa. Il candidato del centrosinistra è dato al 39,7% dalla Lega e al 41% dall'Upt, mentre il dato di Mosna è più «ballerino» e oscilla dal 29% al 21%. Tra i partiti in risalita l'Upt al 15%, mentre risulta molto variabile il risultato di cui viene accreditato Progetto Trentino: per il Carroccio è al 15%, per Ipsos è fermo al 9%.
È ormai la guerra dei sondaggi. Ancora devono finire di spegnersi le polemiche successive alla pubblicazione dell'indagine commissionata dal Pd e che tanto ha fatto infuriare i vertici dell'Upt, che subito arrivano i risultati del «campionamento» svolto dall'Unione. I quali, colpo di scena, ribaltano la situazione, accreditando gli eredi dell'ex Margherita di quasi sette punti in più rispetto a quelli ipotizzati nel sondaggio Pd. Chi perde, secondo il sondaggio Ipsos, è Progetto Trentino, calato dal 17 al 9 per cento.
E nell'incrociarsi di numeri e sigle spunta, terzo incomodo, lo studio della Lega. Il quale ha il merito di confermare come la sfida elettorale per il candidato presidente del centrosinistra Ugo Rossi sia tutta da combattere. Nel senso che, pur essendo in vantaggio sugli sfidanti, è tutt'altro che sicuro di superare in scioltezza il 40 per cento dei voti per ottenere il premio di maggioranza.