Mattarello, base militare Stato: rinuncia definitiva

Il contestato progetto della cittadella militare di Mattarello, che aveva scatenato le manifestazioni dei pacifisti, va in archivio. Ad annunciarlo è stato il presidente della circoscrizione Bruno Pintarelli, che ha raccolto l'informazione dal sindaco Andreatta. L'ufficializzazione ancora non c'è, ma il presidente della giunta provinciale, Pacher, conferma: «È probabile che finisca così». Insomma, il progetto da 178 milioni di euro, già ridimensionato nei mesi scorsi, è ora stato ridotto in coriandoli dalla dura legge della spending reviewI tuoi commenti

di Franco Gottardi

BASETRENTO - Niente caserme a Mattarello e presenza dell'esercito a Trento ridimensionata alla sola Pizzolato. È questo lo schema a cui Stato e Provincia stanno lavorando per coniugare la spending review e i tagli alla spesa pubblica con i progetti di riqualificazione e riammodernamento dei berretti verdi in città.


L'annuncio dell'accantonamento di ogni ipotesi di nuova cittadella militare in località San Vincenzo lo ha dato lunedì sera in consiglio circoscrizionale a Mattarello il presidente Bruno Pintarelli, che aveva raccolto l'informazione la settimana scorsa dal sindaco Alessandro Andreatta. In realtà non c'è ancora nulla di ufficiale, ma il presidente della giunta provinciale, Alberto Pacher, conferma che ci si sta avviando in questa direzione. «È possibile, anzi probabile, che finisca così - ammette - anche se non vi sono certezze. Sta andando avanti con molta lentezza il confronto con il Ministero della difesa sulla ridefinizione dell'accordo programma quadro siglato alcuni anni fa».


Di ridimensionamento dei progetti iniziali, che vedevano lo smantellamento delle cinque caserme attuali ormai inghiottite dalla città e il trasferimento in una nuova cittadella militare, si parlava ormai da tempo, da quando appariva chiaro che le cifre delle permute concordate tra Provincia e Stato dovevano essere riviste. L'unico progetto andato a buon fine rispetto agli accordi iniziali è stata la realizzazione del nuovo carcere. La cittadella della giustizia è ancora ferma mentre i lavori della nuova caserma, fatto l'esproprio e partita la sistemazione dei terreni, sono bloccati da oltre due anni. Fino a pochi mesi fa però la Difesa sembrava orientata a proseguire con la chiusura delle caserme in città e il trasferimento a Trento Sud, magari sfrondando le ambizioni iniziali e puntando su una caserma più piccola del previsto. 

 

Approfondimenti sull'Adige in edicola

comments powered by Disqus