Giunta Rossi: l'analisi
Da ieri il Trentino ha il nuovo governo dell'Autonomia, il primo dopo la fine dell'era Dellai. Una giunta più snella, mix di novità e di conferme, ben equilibrata tra i partiti, abbastanza diversificata fra i territori, pur con l'assenza vistosa di tutta l'area sud-occidentale (Alto Garda e Giudicarie), già sguarnita anche in consiglioI tuoi commenti
TRENTO - Da ieri il Trentino ha il nuovo governo dell'Autonomia, il primo dopo la fine dell'era Dellai. Una giunta più snella, mix di novità e di conferme, ben equilibrata tra i partiti, abbastanza diversificata fra i territori, pur con l'assenza vistosa di tutta l'area sud-occidentale (Alto Garda e Giudicarie), già sguarnita anche in consiglio.
Assai positivo il ricambio delle competenze (almeno in parte) anche fra gli assessori riconfermati: dopo cinque anni è necessario cambiare ambito di lavoro, per scrostare fossilizzazioni e portare idee nuove.
Senza dubbio positiva l'immissione come assessore esterno di un amministratore collaudato (Daldoss), con ampia esperienza di istituzioni sul territorio, senso pratico nell'affrontare i problemi, e soprattutto nessuna responsabilità politica nei confronti della legge che ha introdotto le comunità di Valle. Proprio la cesura netta col passato della riforma fa ben sperare.
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