#trentoègiovane, il racconto di Antonio Megalizzi

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#trentoègiovane

 

BENVENUTI A SILENT TOWN

 

A Silent Town le strade sono fatte di piume e le scarpe sono vietate. Hanno inventato un tipo di calzino ultraresistente, una specie di Woolrich per i piedi, che scalda d’inverno e non provoca fastidi uditivi a chi ti cammina vicino.

Le scarpe sono illegali.

La pena prevista per i trasgressori dipende dal tipo di accessorio indossato: si va dai due anni per i portatori di scarpe da ginnastica, ai cinque per coloro che si pavoneggiano con gli scarponi, fino all’ergastolo per gli spavaldi criminali possessori di tacchi.

Nel centro storico di Silent Town hanno eliminato il clacson delle auto. I veicoli sono dotati di un flash accecante che ha il merito di non disturbare le tue orecchie quando gli altri automobilisti desiderano ricevere un po’ attenzione, e di uno sviluppatissimo motore giapponese prodotto in modalità silenziosa. E’ stato difficile convincere i grandi produttori mondiali a rinunciare ad un tipo di struttura d’auto comune, visto il ristrettissimo mercato, ma le concessionarie che si sono adeguate sono state premiate con un’esclusiva di vendita per tutto il territorio.

Le auto di altri marchi produttori sono illegali.

La stazione di Silent Town non esiste da svariati anni. Il progetto di sotterrarla ha posto dei dubbi agli addetti ai lavori e all’amministrazione dopo le lamentele di talpe, topi di fogna e del Comitato degli Insetti Sotterranei, preoccupati per il troppo rumore che il viavai di treni poteva recar loro.

I pendolari devono quindi raggiungere le stazioni più vicine (rispettivamente a 30 e a 50 chilometri) e salire su un treno che, nel caso si rechi a sud, effettui una deviazione obbligatoria per non disturbare i cittadini del centro.

I treni sono illegali.

L’Assessorato al Rumore di Silent Town anni fa ha anche emesso un’ordinanza contro la musica. Dopo averla bandita da apparecchi stereo e lettori musicali mp3, ha convinto le case produttrici di congegni tecnologici a fornire, nello schermo del riproduttore mus…, cioè del riproduttore, gli spartiti di ogni canzone presente sulla Terra. La campagna pubblicitaria del lancio si chiamava: “La luce di un SOL”.

Il sacrificio, in termini di costi di produzione e di diritti d’autore ha portato gravi danni al bilancio, ma secondo l’Associazione Otorini di Silent Town (che raccoglie il 90% dei lavoratori nel territorio) la trovata ha giovato alla salute delle nostre preziosissime orecchie.

Gli iPod sono illegali.

Le attività legate ai servizi bar e ristorazione della città hanno l’obbligo di fornire cibo esclusivamente liquido (ma altamente proteico) alla loro clientela. I bicchieri, le posate e i piatti sono stati sostituiti dal nuovissimo “Aspirapranzi”: si tratta di un tubo collegato ad un’estremità con la base del tavolo ripiena di frullato che finisce direttamente, tramite adattatore, nella bocca del cliente.

La pausa pranzo degli onesti lavoratori non è mai stata così celere e l’amministrazione cittadina ha pubblicato i profitti del piano “Zitto e mangia” sul silenzioso portale del Comune.

I bicchieri, le posate e i piatti sono illegali.

E’ stato difficile battersi contro i rumori dello sport. I benefici che uno sportivo trae dalla sua attività sono innegabili persino agli occhi degli otorini.

L’Amministrazione ha quindi dotato le strutture del centro di simulatori (silenziosi) in grado di far disputare ai singoli atleti delle gare virtuali che non precludessero l’attività fisica. Sono stati banditi i palazzetti, gli stadi e anche i campi parrocchiali.

Il pubblico dello sport è illegale.

Anche gli spacciatori si sono dovuti adeguare alle nuove leggi. Il commercio della droga è consentito a patto che sia silenzioso ed effettuato con regolari cartelli esposti dai malviventi, che rischiano l’arresto solo in caso di possesso di scarpe o auto dotate di clacson.

Le feste di compleanno, di Natale, di fine anno scolastico, di Capodanno e del patrono della città sono relegate nell’unico posto che il Comune ritiene idoneo a contenere l’intera movida di Silent Town. Dopo diversi studi da parte dell’Associazione Otorini la biblioteca appariva l’ubicazione ideale per dar luogo a festeggiamenti e frasi di senso compiuto superiori ai 50 decibel, anche per merito della quantità industriali di libri alle pareti che, secondo l’indagine, attutivano i suoni.

L’Assessorato al Rumore di Silent Town sta studiando il modo di abbassare i livelli di voce dei residenti inserendo speciali composti chimici nel frullato dell’Aspirapranzi, mentre prepara un’accurata e silenziosa campagna elettorale in vista delle prossime elezioni.

Perché il rumore di una matita sulla scheda di voto sarà anche minimo, ma il suo effetto potrebbe generare un boato assordante.

 

Un silenzioso Antonio Megalizzi.

 

Ps: durante la scrittura di quest’articolo nessun orecchio è stato maltrattato.

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