Un frappuccino in piazza Duomo, Trento nei piani di Starbucks
Starbucks, catena mondiale di caffetterie, secondo indiscrezioni, sarebbe interessata al mercato italiano e, tra le città indiziate a ospitare uno dei locali del marchio che oggi è presente in tantissimi Paesi, Italia esclusa, ci sarebbe proprio Trento
Starbucks, catena mondiale di caffetterie, secondo indiscrezioni, sarebbe interessata al mercato italiano e, tra le città indiziate a ospitare uno dei locali del marchio che oggi è presente in tantissimi Paesi, Italia esclusa, ci sarebbe proprio Trento. Abbiamo chiesto un commento all'azienda statunitense che, tramite il responsabile stampa del dipartimento per l'Europa di Starbucks non smentisce né conferma la notizia, spiegando «di non avere al momento notizie da annunciare».
La scelta di aprire in Italia romperebbe un tabù commerciale per Starbucks. Che, come ha spesso ricordato il presidente Howard Schultz, è nata proprio prendendo ispirazione dalla cultura del caffè sperimentata in Italia.
Secondo fonti di stampa, il 2014 potrebbe essere l'anno buono per aprire caffetterie nel nostro Paese. Le prime città ad accogliere la grande catena americana saranno Milano, Roma, Venezia, Rimini, Torino, Cagliari, Trento, Palermo ed Aosta.
Starbucks, fondata nel 1971, con sede a Seattle, nel 2012, ha fatto segnare un fatturato di oltre 13 miliardi di dollari, con un utile operativo di quasi due miliardi di dollari. Complessivamente Starbucks conta su oltre 18.000 caffetterie sparse in 60 Paesi del mondo, con una forte accelerazione negli ultimi anni sull'Asia, dove nel 2012 il gruppo ha aperto la sua prima caffetteria in India. Curiosamente, però, Starbucks non ha ancora aperto alcuna caffetteria in Italia. In una recente conferenza stampa, però, l'azienda avrebbe fatto capire di essere intenzionata ad aprire anche nel nostro Paese, colmando così una lacuna di mercato importante. Per Starbucks l'investimento per nuove caffetterie è un dato di fatto: solo nel 2012 ne sono state aperte ben 400.