Consulta: no equiparazione tra droghe leggere e pesanti
La Corte Costituzionale "boccia" la legge Fini-Giovanardi che equipara droghe leggere e pesanti: nella norma di conversione furono inseriti emendamenti estranei all'oggetto e alle finalità del decreto. Tutto è iniziato dal ricorso di un uomo di Trento, condannato a 4 anni di reclusione perché trasportava 3,8 chili di hashish senza aver avuto la condizionale. Ora le pene dei piccoli spacciatori andrebbero riconteggiate con possibili scarcerazioni in massa I tuoi commenti
TRENTO - La Corte Costituzionale "boccia" la legge Fini-Giovanardi che equipara droghe leggere e pesanti: nella norma di conversione furono inseriti emendamenti estranei all'oggetto e alle finalità del decreto. Con questa decisione viene quindi riesumata la legge Iervolino-Vassalli come modificata da referendum del '93, che prevede pene più basse per le droghe leggere.
Il ricorso partito da un trentino. Tutto è iniziato dal ricorso presentato da un uomo di Trento che fu condannato a quattro anni di reclusione perché trasportava 3,8 chili di hashish senza aver avuto la condizionale. Sono stati i suoi legali a portare davanti alla consulta la legge Fini-Giovanardi, nata nel 2005, che equiparava le droghe pesanti a quelle leggere inasprendo di fatto le pene per queste ultime.