Elisa Filippi promuove Renzi
«È un passaggio delicato e difficile - esordisce Elisa Filippi - ma ci sono due temi fondamentali che mi hanno portato a condividere questa scelta. Il primo, sono le esigenze del Paese. Il secondo, è quello che i cittadini ci hanno chiesto con il voto delle primarie del dicembre scorso e si aspettano dal Pd. Non si può non considerare che sul governo Letta non si sentiva il consenso popolare, soprattutto dopo aver inanellato una serie di errori, dall'Imu alla norma sugli insegnanti poi corretta, alla vicenda Cancellieri e di altri ministri»
«È un passaggio delicato e difficile - esordisce Elisa Filippi - ma ci sono due temi fondamentali che mi hanno portato a condividere questa scelta. Il primo, sono le esigenze del Paese. Il secondo, è quello che i cittadini ci hanno chiesto con il voto delle primarie del dicembre scorso e si aspettano dal Pd. Non si può non considerare che sul governo Letta non si sentiva il consenso popolare, soprattutto dopo aver inanellato una serie di errori, dall'Imu alla norma sugli insegnanti poi corretta, alla vicenda Cancellieri e di altri ministri. E dal punto di vista economico non ha saputo prendere i provvedimenti adeguati. Negli ultimi tempi poi è venuto a mancare anche il sostegno all'interno del Pd e anche tra gli alleati».
«Renzi - sottolinea Filippi - in un solo mese è riuscito a trovare un'intesa su una riforma elettorale che potrebbe essere approvata già a febbraio, e sulle riforme costituzionali, che si attendono da 20 anni, poi ha presentato il Jobs Act e dettato l'agenda al governo. Il governo Letta ha avuto tempo dal maggio scorso per fare la legge elettorale. Se non si è fatta vuol dire che è mancata la volontà politica di farla. Ora, visto che non possiamo tornare al voto in questo momento e anche il presidente Napolitano ha detto no alle urne, pur nella delicatezza del passaggio e considerando i rischi, Renzi ha proposto un cambio di rotta per un governo costituente. E, certo, solo se il nuovo governo riuscirà a dare risposte con una azione vera gli elettori che oggi sono confusi capiranno».