Sex toys, Pius Leitner: «Un regalo è un regalo»
Tiene ancora banco la vicenda dell'acquisto a spese della Provincia di Bolzano di giocattoli erotici da parte dei Freiheitlichen. La Mair si sofferma sull'ipotesi di un complotto: «Forse diamo fastidio a qualcuno». Pius Leitner: «Se fosse stato un mazzo di fiori nessuno si sarebbe scandalizzato: un regalo è un regalo»
ROMA - Ulli Mair, segretaria del partito sudtirolese dei Freiheitlichen, interviene sulla vicenda dei giocattoli erotici finiti nelle spese a carico della Provincia di Bolzano e, in un'intervista a Corriere della Sera, attacca: "Il vero scandalo" è "che un documento segreto sia finito nelle mani dei giornalisti. Non ne sapeva nulla nemmeno la procura".
"Mi sembra fin troppo evidente che si è trattato di un banale errore di contabilità", "se avessimo voluto farla sporca - sottolinea - non avremmo certo messo in bilancio uno scontrino su cui c'è scritto vibratori..".
"Dico solo - continua la segretaria - che quella roba era un regalo e l'abbiamo pagato di tasca nostra. Né io né nessuno del nostro gruppo ha mai rubato o usato i soldi di altri".
La Mair si sofferma sull'ipotesi di un complotto: "Forse diamo fastidio a qualcuno?" si chiede sottolineando che in Alto Adige "i Freiheitlichen sono il principale partito d'opposizione. Magari - continua la segretaria - qualcuno sarebbe contento se avessimo qualche guaio giudiziario".
E il leader del partito, Pius Leitner, intervistato da QN, attacca: "Se fosse stato un mazzo di fiori nessuno si sarebbe scandalizzato: un regalo è un regalo".