Rossi: entro l'anno la riforma delle Comunità di valle
«Vogliamo fare una riforma delle Comunità di valle, non un maquillage». Ugo Rossi (foto), ha convocato ieri sera un vertice con i segretari della maggioranza che lo sostiene (Donatella Conzatti dell’Upt, Giulia Robol del Pd e Franco Panizza del Patt) per chiarire i nodi che ancora ci sono sulla riforma delle Comunità di valle
«Vogliamo fare una riforma delle Comunità di valle, non un maquillage». Ugo Rossi, ha convocato ieri sera un vertice con i segretari della maggioranza che lo sostiene (Donatella Conzatti dell’Upt, Giulia Robol del Pd e Franco Panizza del Patt) per chiarire i nodi che ancora ci sono sulla riforma delle Comunità di valle. «Non ci sarà la presentazione di un disegno di legge della giunta - chiarisce preventivamente Rossi a margine del consiglio provinciale - da discutere nel vertice con i segretari dei partiti, perché prima dobbiamo condividerla con la giunta provinciale appunto».
Ma se verranno superati gli scogli - che si chiamano in particolare ruolo politico delle Comunità di valle e elezione diretta, vista con favore ad esempio dall’Upt, mentre il Patt la vorrebbe abolire - Rossi chiarisce che non passerà molto prima di avere un articolato di legge che possa essere poi portato in consiglio provinciale per essere discusso e approvato entro la fine dell’anno in corso.
«Entro la fine dell’anno - aggiunge Rossi - contiamo di portare a casa la nuova legge. Vogliamo però che sia una vera riforma, e non solo un maquillage. Anche il fatto di aver incaricato il costituzionalista Onida, lo stesso di cui ci eravamo avvalsi in precedenza, indica una volontà non demolitoria ma riformatrice delle Comunità di valle».
Rossi non si appassiona molto al tema della elettività o meno delle Comunità di valle. Anche se da parte dei sostenitori di un voto popolare per nominare gli organismi intermedi si fa notare come solo con un’elezione le scelte prese dalle stesse potrebbero essere più forti. «Guardate - assicura Rossi - secondo me la questione delle Comunità di valle è per il 10% contenitore, ma per il 90% contenuti».
E su questi ultimi Rossi conferma la linea sostenuta anche in precedenza. «Io ho sempre detto che vogliamo valorizzare le Comunità di valle, assegnando loro più competenze» assicura il presidente della Provincia. Che fa notare come anche con la legge sull’urbanistica ci sia stata una delega di poteri dalla Provincia stessa alle Comunità di valle. Per il futuro, infatti, Rossi immagina una maggiore forza di gestione delle risorse finanziarie da parte delle Comunità di valle stesse. «In prospettiva va pensato a una gestione sempre più sovracomunale dei finanziamenti per le opere pubbliche - chiarisce ancora il presidente della Provincia - nel senso che un domani tutte le risorse per l’ambito di competenza delle Comunità sarà in mano a queste ultime».
Oggi secondo Rossi la situazione che c’è nei diversi ambiti non è questa: «I Comuni sono si un altro binario» rispetto alla gestione dei finanziamenti in capo alle Comunità. Rispetto a chi propone, poi, dei nuovi meccanismi elettorali per le Comunità di valle, Rossi spiega che prima di dare una risposta definitiva «occorre attendere che arrivi il parere del costituzionalista Onida».