Vitalizi, la furia della Svp «Pensioni future troppo basse»
Nuvole nere si profilano sul cammino di revisione dei vitalizi degli ex politici. La Svp vuole dimezzare la riforma, rinviando a settembre il disegno di legge che riguarda le pensioni dei futuri consiglieri regionali: la Stella alpina teme una eccessiva penalizzazione dei dipendenti pubblici e privati che lasciano il loro lavoro per fare politica. Un altro «nodo» riguarda poi l'obbligo dei 66 anni per iniziare a percepire il vitalizio. Insomma, la strada da percorrere è ancora lunga, anche se il governatore Rossi rassicura sull'approvazione della leggeI vostri commenti
TRENTO - Nuvole nere si profilano sul cammino di revisione dei vitalizi degli ex politici. La Svp vuole dimezzare la riforma, rinviando a settembre il disegno di legge che riguarda le pensioni dei futuri consiglieri regionali: la Stella alpina teme una eccessiva penalizzazione dei dipendenti pubblici e privati che lasciano il loro lavoro per fare politica. Un altro «nodo» riguarda poi l'obbligo dei 66 anni per iniziare a percepire il vitalizio. Insomma, la strada da percorrere è ancora lunga, anche se il governatore Rossi rassicura sull'approvazione della legge.
E Rossi che dice?
«Sulla parte relativa ai vitalizi sono sicuro che la Svp darà il via libera. Ho parlato con loro alcuni giorni fa. Loro hanno solo bisogno di fare un passaggio formale nel partito per evitare che ci siano contestazioni sulla legittimità della scelta». Il presidente della Regione e della Provincia di Trento Ugo Rossi si dice certo che il disegno di legge «sull'interpretazione autentica della riforma 2012» ovvero la revisione delle regole che hanno consentito di erogare gli anticipi d'oro ai politici verrà approvata dalla Svp. Su quella relativa alle pensioni per il futuro, su cui è stato chiesto un parere all'Inps, Rossi spiega che ci sono delle posizioni critiche nella Svp.
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