Autobus, multe quadruplicate per chi sale senza biglietto
Verrà quadruplicata la multa per chi viene pizzicato senza biglietto a bordo di un autobus urbano. La cifra attuale di 15 euro (se la multa viene pagata immediatamente al momento della contestazione, altrimenti diventano 30) verrà portata a 60 euro con un articolo inserito nella legge di bilancio in preparazione da parte della giunta provinciale. Via libera anche all'impiego di disoccupati per i controlli a terra
Verrà quadruplicata la multa per chi viene pescato senza biglietto a bordo di un autobus urbano. La cifra attuale di 15 euro (se la multa viene pagata immediatamente al momento della contestazione, altrimenti diventano 30) verrà portata a 60 euro con un articolo inserito nella legge di bilancio in preparazione da parte della giunta provinciale.
La decisione di aumentare le multe è stata concordata in una riunione a cui hanno partecipato la Provincia, con l'assessore ai trasporti Mauro Gilmozzi, il Comune, rappresentato dall'assessore Michelangelo Marchesi, e la Trentino Trasporti. «Il ragionamento di coloro che amano la statistica - spiega Gilmozzi - è che oggi dopo una decina di viaggi non pagati si arriva a risparmiare il prezzo di una multa. Rischiare diventa perciò conveniente, posto che la possibilità di incappare in un controllo è abbastanza remota».
Ma l'inasprimento delle sanzioni sarà solo una parte della strategia che enti pubblici e società di trasporto intendono mettere in atto per cercare di limitare il fenomeno dei portoghesi, che sottrae ogni anno decine di migliaia di euro e che soprattutto infastidisce profondamente i cittadini onesti, che pagano regolarmente ticket o abbonamento.
Nel corso della riunione sono state condivise anche altre strategie che verranno attivate nei prossimi mesi. La prima è il coinvolgimento di persone disoccupate iscritte alle liste dell'Agenzia del Lavoro e che percepiscono una qualche forma di indennità. Tra di loro verranno scelti quelli che si ritiene possano svolgere il ruolo di controllori a terra, personale che sarà incaricato di visionare alla fermata dell'autobus il possesso da parte di chi sale di idoneo titolo di viaggio, biglietto o abbonamento. Non avranno il potere di multare chi non è in regola ma renderanno comunque evidente la sua volontà di viaggiare a sbafo suscitando, si spera, la reazione degli altri viaggiatori.
Anche perché questi controllori potrebbero avere il compito di chiedere all'autista del mezzo di non partire finché il portoghese non deciderà di scendere. «È un sistema che viene usato in Belgio, ma anche in Toscana, con buoni risultati» spiega l'assessore Gilmozzi.
L'altra strategia che si pensa di attivare, nei momenti in cui il numero di passeggeri è più scarso, è quella di chiedere all'autista di far salire la gente solo dalla porta anteriore e controllare lui stesso il possesso del biglietto, invitando chi non ce l'ha a scendere. Una condotta che presuppone la collaborazione dei conducenti e che potrebbe diventare tema di trattativa sindacale nel momento in cui i rappresentanti del personale si accingono a sedersi attorno al tavolo con la società.
L'attività dei controllori viaggianti potrebbe così venir concentrata negli orari di punta e sulle corse affollate, dove non è possibile attivare autisti e controllori a terra. «Altrove sono strategie che hanno dimostrato di essere efficaci - assicura Gilmozzi - ma qui richiederanno un'azione di verifica, perché non tutto funziona allo stesso modo alle diverse latitudini».