Morta l'anziana ustionata con l'alcol
Non ce l'ha fatta Bruna Biasiolli, la donna di ottantacinque anni di Monte Terlago che è rimasta ustionata sabato mentre accendeva la stufa di casa. Troppo gravi le lesioni provocate dal fuoco. La donna ha lottato per due giorni, poi si è spenta all'ospedale S. Chiara dove era stata trasferita con l'elicottero. L'incidente era avvenuto alle 7 e 15 del mattino. Dopo essersi alzata la signora aveva raggiunto la cucina dell'abitazione in cui viveva con uno dei figli, al primo piano di una villetta nel centro del paese, in via Paganella. L'anziana era rimasta vittima di una leggerezza. Anziché utilizzare piccoli legni, carta o pigne per accendere il fuoco, aveva utilizzato una bottiglietta d'alcol per alimentare velocemente la fiammella del fiammifero o della diavolina che aveva acceso pochi istanti prima.
Il ritorno di fiamma non le aveva lasciato scampo, investendo in pieno la signora. La velocità con il quale il fuoco aveva intaccato i vestiti aveva colto di sorpreso la signora che si era ritrovata con la bottiglia in mano che pochi istanti dopo era scoppiata. Il botto era stato udito anche nelle case vicine a quella della famiglia Biasiolli, richiamando in cucina, con il cuore in gola, anche il figlio Adriano che aveva trovato la madre a terra, ustionata e ferita.
Come non bastassero le ustioni provocate dal fuoco, infatti, il ritorno di fiamma avevano spinto Bruna all'indietro verso il tavolo che nella cucina di casa si trova proprio di fronte alla fornasela: l'ottantacinquenne era stata proiettata proprio contro le sedie finendo poi a terra, priva di sensi.
L'allarme era stato lanciato immediatamente proprio dal figlio Adriano che, per salvare la mamma, si era chinato su di lei per spegnere le fiamme, riportando a sua volta leggere ustioni alle gambe ed alle mani. Le condizioni dell'anziana erano parse subito gravissime tanto che il rianimatore giunto sul posto aveva dovuto intubare la donna e accompagnarla direttamente nel reparto di terapia intensiva. Inizialmente si era anche ipotizzato un possibile trasferimento dell'anziana in un centro ospedaliero specializzato nella cura degli ustionati, ma il cuore della donna non ha retto e ieri pomeriggio la signora Bruna ha chiuso gli occhi per sempre. La donna ha lasciato, oltre Adriano, anche altri due figli, Maurizio e Patrizia.
«È sempre stata una donna umile e riservata - l'hanno ricordata i figli - e purtroppo se n'è andata così. Non c'è più ed è un grande dolore». L'utilizzo dell'alcol per accendere il fuoco rappresenta tutt'oggi il pericolo numero uno per guanto riguarda le ustioni degli anziani. Analizzando le statistiche dei reparti grandi ustionati le cause principali di accesso sono gli incidenti sul lavoro e gli incidenti stradali, ma numerossisimi sono anche gli incidenti domestici come quello accaduto alla signora Bruna. Ancora da stabilire la data del funerale, che verrà celebrato probabilmente giovedì.