Ladri all'Anffas di via Gramsci

Dolci, biscotti, qualche euro lasciato nei cassetti, in una delle sedi dell'associazione; monetine della macchinetta del caffè nella scuola. I ladri che hanno colpito lo scorso fine settimana all'Anffas in via Gramsci e nel Polo popular music - nuove tecnologie - jazz del Conservatorio in via Veneto 43 non hanno fatto un grande bottino, ma causato danni e un certo disagio. Soprattutto all'Anffas dove si contano tre «colpi» di questo tipo in soli sei mesi al Centro socio educativo: più che una serie di furti, si potrebbe quasi parlare di una serie di dispetti, anche al Centro giovani in corso Tre Novembre.


Per entrare nella sede i malintenzionati hanno forzato la porta d'accesso e poi messo le mani un po' ovunque, per poi accontentarsi di pochi spiccioli. Si tratta forse di disperati alla ricerca di qualche soldo, ai quali vanno bene anche monetine e cibo in mancanza di qualcosa di più sostanzioso. Ed ecco che dalla credenza dell'Anffas è sparita anche una colomba pasquale, oltre alle confezioni di biscotti destinate alle feste dei ragazzi ed a qualche occasione speciale. I ladri hanno trovato (e portato via ) anche una piccola cassaforte nella quale venivano tenuti i soldi per le piccole spese quotidiane. Ad accorgersi del furto sono stati gli operatori che ieri mattina, nell'aprire la struttura, hanno trovato la porta scassinata. Sul posto hanno effettuato un sopralluogo i carabinieri.


Il furto in via Gramsci non è stato il solo colpo avvenuto nel fine settimana in città: ignoti, probabilmente balordi, sono entrati nell'edificio in via Vittorio Veneto che ospita alcune aule del Conservatorio e classi del Centro educazione adulti Eda. Nelle aule non c'era nulla ed allora i ladri si sono «concentrati» sui distributori automatici delle bevande calde e delle merendine: hanno rotto il pannello e scassinato la piccola cassaforte che contiene il denaro, riuscendo ad andarsene via con qualche pugno di monete. Anche su questo furto indagano i carabinieri del radiomobile, che ieri mattina sono stati chiamati dai responsabili della struttura scolastica per le verifiche sull'accaduto. I ladri non hanno fatto fatica ad entrare: non essendo stati trovati segni di scasso è possibile che siano riusciti ad infilarsi nella struttura da una porta lasciata inavvertitamente aperta. Dunque, nel corso di un «sopralluogo» notturno nella zona i balordi avrebbero trovato un comodo varco per entrare nella scuola, puntando alle macchinette per recuperare qualche moneta.

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