Ancora auto contromano: incidenti sfiorati in tangenziale a Trento sud e a Cadine
Ancora auto contromano, sulle strade d’accesso al capoluogo: a distanza di poche ore dall’ennesimo caso, registrato domenica mattina
Ancora auto contromano, sulle strade d’accesso al capoluogo: a distanza di poche ore dall’ennesimo caso, registrato domenica mattina, nei pressi dell’imbocco delle gallerie di Martignano, e a venti giorni dal tragico schianto in tangenziale (tre morti), fra martedì e ieri altri due episodi hanno rischiato di provocare gravi incidenti.
Il primo episodio si è verificato nel pomeriggio dell’altroieri nei pressi di Cadine, il più recente ieri mattina, in tangenziale, alla rotatoria del Marinaio, già teatro di un altro contromano non più di una decina di giorni fa.
A Trento sud erano da poco passate le 10.30 quando, increduli, alcuni automobilisti ed un camionista hanno notato un monovolume con tre persone a bordo, condotto da una persona tutt’altro che anziana che, provenendo dal ponte sull’Adige che si imbocca uscendo dal casello o provenendo da Ravina, anziché tenere la destra e percorrere regolarmente la rotatoria ha inspiegabilmente e irrazionalmente sterzato a sinistra entrando in senso contrario.
All’incrocio, lo spartitraffico non è a raso ma è rappresentato da un’isola delimitata da mattonelle in cemento. Il conducente del monovolume stava dunque tenendo la sinistra già da qualche metro, fin dall’ultimo tratto del cavalcavia, ignorando la segnaletica verticale.
Forse può essere stato tratto in inganno dalla presenza, in quel punto, in senso contrario al suo, di una doppia corsia di immissione verso il casello (dalla rotatoria e, direttamente, dallo rampa d’uscita della tangenziale), ma di certo questo non giustifica l’imbocco di una rotatoria in senso orario.
Una manovra - vista anche la scarsa visibilità legata alla presenza delle alte barriere in metallo a protezione della rotatoria, che è sopraelevata rispetto alla tangenziale - che avrebbe potuto avere conseguenze gravissime.
Fortunatamente lo sciagurato automobilista è stato subito bloccato dall’arrivo appunto del camion e di altre auto, che gli hanno letteralmente bloccato il passo, facendogli comprendere l’insensatezza della manovra che aveva appena effettuato.
Appena il giorno prima, martedì, altro allarme contromano.
Questa volta nel pomeriggio: polizia locale del capoluogo e polizia stradale hanno ricevuto alcune segnalazioni secondo cui un’auto guidata da una donna, all’altezza della rotatoria che porta verso Sopramonte, il Pasiel o il vecchio tracciato della Gardesana attraverso Cadine, avrebbe imboccato il viadotto che passa sopra la nuova Gardesana.
Non tenendo la destra per immettersi così in direzione di Terlago e Vezzano, ma la sinistra. Finendo così lungo la rampa d’uscita che chi proviene dalla Valle dei Laghi può utilizzare - al termine del tunnel di Cadine - per raggiungere Sopramonte e il Bondone.
Anche in questo caso la signora è stata fortunatamente bloccata dalle auto che se la sono vista arrivare contro e la velocità limitata ha evitato conseguenze.
Anche in questo caso la signora ha capito in tempo il proprio errore, girandosi e andandosene.
Senza che, né martedì né ieri, le forze dell’ordine potessero intervenire ed effettuare le opportune verifiche sulla capacità di guida degli automobilisti coinvolti.
Di fronte al grave comportamento dei quali risulta sempre più difficile chiamare a discolpa la complessità della rete stradale o la chiarezza della segnaletica.
Un altro teatro di contromano negli anni e mesi scorsi, anche con tragici incidenti, è stata la superstrada della Valsugana, sia nella zona di Borgo sia verso il capoluogo, in particolare con vetture che imboccavano nel senso vietato l’uscita del Molino Pontalti, mettendosi così in marcia verso trento sulla corsia diretta a Pergine (da qualche tempo per prevenire il rischio sono stati poisizionati cartelli nuovi e più visibili).