Il ferito fortunatamente non è grave, ma l'episodio violento accaduto ieri vicino alla chiesa dei Cappuccini, dove c'è la mensa per le persone in difficoltà, ripropone il tema della sicurezza a Trento. Erano le 18 circa quando è arrivata alla centrale operativa del 118 la richiesta di soccorso per un uomo ferito con un coltello.

L'ambulanza è partita in emergenza ed il personale sanitario dopo pochi minuti era davanti alla chiesa dei cappuccini. Il ferito, in seguito identificato in un 36enne tunisino, è stato trasportato al pronto soccorso del Santa Chiara: presentava uno squarcio al torace, non profondo, che è stato suturato; subito dopo la medicazione è stato dimesso con prognosi di guarigione di una decina di giorni. 

Sui motivi dell'aggressione sono in corso indagini da parte della squadra volante della questura.

I poliziotti hanno raccolto le prime testimonianze, che saranno vagliate oggi con il racconto del ferito. La colluttazione, terminata con l'accoltellamento, sarebbe avvenuta a seguito del tentativo di furto di un cellulare. Non è chiaro se il tunisino sia stato colpito mentre cercava di strappare il telefonino ad una persona o se sia stato vittima di un malintenzionato armato di coltello. 

L'episodio, come appare dai primi accertamenti, sarebbe maturato in un contesto sociale particolare, fra le persone - uomini soprattutto, ma c'è anche qualche donna - che tutto le sere salgono alla Cervara per un pasto caldo. La mensa dei padri cappuccini, chiamata «mensa della provvidenza», è aperta dalle 17.15 alle 18.30 ed accoglie tutti coloro che si trovano in difficoltà. Tuttavia non è la prima volta che, in mezzo a quanti attendono il pasto, emergano vecchie «ruggini» tra persone che già si erano affrontate in altri ambienti.