Aggredisce due clienti al bar Arrestato a Spini di Gardolo
Dietro al bancone, la barista stava servendo i clienti. Al bar tabaccheria di Spini, poco dopo le 13 di ieri, c’era il solito via vai di persone: chi si ferma a bere un caffè, chi a mangiare un panino in pausa pranzo, chi entra frettolosamente per le sigarette e chi tenta la fortuna con il lotto e con il «grattavinci».
Ad un certo punto, come una furia, è balzato un uomo inveendo contro la donna che stava lavorando e contro le altre persone che erano nel locale. Ha dato in escandescenza, tentando anche di mettere le mani addosso ai clienti. L’immediato intervento di un agente della polizia penitenziaria, che si trovava per caso al bar, e degli agenti della volante ha evitato che la situazione potesse ulteriormente degenerare: l’uomo, un nigeriano di 27 anni, è stato arrestato per violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Oggi si terrà la direttissima.
Chi era presente al fattaccio parla di un episodio violento e soprattutto inaspettato. Il nigeriano, descritto come «un pezzo d’uomo», alto e massiccio, era completamente fuori di sé. Non avrebbe solo proferito parole poco gentili nei confronti della barista e delle persone che erano nel locale, ma si sarebbe avvicinato con fare minaccioso al bancone del bar. Un agente della polizia penitenziaria, libero dal servizio, si trovava nel locale per bere un caffè: davanti a quella scena, si è qualificato e ha invitato lo straniero a tranquillizzarsi, a tenere un profilo più basso.
A nulla sono servite le parole, perché il nigeriano non si è fermato, anzi avrebbe alzato ancora la voce, dato un pugno sul bancone e nuovamente insultato la barista. A quel punto l’agente di polizia penitenziaria, che è istruttore di Mga (il Metodo globale di autodifesa che si basa sia sulla difesa che sulla capacità di controllare l’aggressore), è intervenuto mettendo una mano sulla spalla del nigeriano, che ha risposto con un cazzotto.
L’agente, colpito di striscio, ha immobilizzato lo straniero e lo ha trattenuto a terra. Nel parapiglia è rimasto coinvolto anche un cliente. Sul posto sono accorsi gli agenti della volante e l’ambulanza, che ha accompagnato al pronto soccorso l’agente di polizia penitenziaria (medicato e dimesso con 7 giorni di prognosi) e il cliente.
Il nigeriano sarebbe intervenuto, a suo dire, a difesa della moglie che avrebbe lamentato un atteggiamento ostile nei suoi confronti in quanto entrata nel bar allattando il figlio al seno. La donna avrebbe riferito al marito di essersi sentita non accettata. Di qui la reazione - spropositata - dell’uomo contro chi si trovava in quel momento nel locale.
La barista (vedi box) nega di aver avuto uno scambio verbale con la donna in merito all’allattamento. «Quell’uomo era una furia. È una brutta cosa da vedere un uomo che dà in escandescenza in quel modo» spiega.