Spariti i soldi del malato: assolte moglie e figlia
Non avevano rubato
Non avevano rubato i soldi del malato: il faldone con la contabilità era davvero stato perso. Moglie e figlia di un uomo affetto da malattia degenerativa, nominate rispettivamente tutrice e protutrice, sono state assolte in appello dall’accusa di peculato «perché il fatto non sussiste». Una sentenza che ribalta la condanna di primo grado ad un anno.
Le due donne erano accusate di essersi appropriate di una somma pari all’importo della pensione erogata a favore dell’uomo ed alla parte a lui spettante dalla vendita di un immobile, per complessivi 14mila euro.
Il loro legale, l’avvocato Marcello Paiar, ha illustrato come la contabilità del periodo precedente e successivo fosse sempre a posto, evidenziando che le due donne si sono sempre prese cura dal malato accompagnandolo a visite mediche specialistiche e che hanno fatto sempre tutto il possibile in base alle loro conoscenze ed abilità nell’amministrare correttamente il denaro del padre. L’assoluzione era stata chiesta anche dalla procura generale.