Padelle in piazza e lenzuola ecco le manifestazioni a Trento contro l'arrivo di Salvini
Il prossimo venerdì 31 maggio il ministro degli Interni Matteo Salvini sarà a Trento come relatore del Festival dell’Economia; Salvini, che al teatro Sociale alle 15 parlerà su «Sicurezza ed emigrazione», troverà però alcune manifestazioni di protesta ad accoglierlo.
In piazza Dante, infatti, è annunciata la manifestazione «Salvini NON E’ IL Benvenuto», che è stata lanciata su Facebook oggi pomeriggio. Mentre al parco Santa Chiara il Centro Sociale Bruno organizza la manifestazione “Trentio non si lega” dalle 14 alle 16, che sfocerà poi in un corteo intenzionato ad «avvicinarsi il più possibile al Sociale»..
Dice l’invito della prima manifestazione, sullo stile delle “cacharolazas” argentine e catalane: «Venerdi 31 maggio ore 13 in Piazza Dante porta cartelli, tamburi, fischietti, pentole e quanto possa far sentire forte il dissenso. Trento non si Lega!»
Al Parco Santa Chiara invece ci sarà il CS Bruno: «Venerdì 31 maggio alle 15 Matteo Salvini parlerà al Teatro Sociale di Trento all’interno degli eventi del Festival dell’economia. Verrà a vantare il suo approccio alla gestione delle migrazioni e all’ordine pubblico, ovvero la chiusura dei porti, la persecuzione contro chi salva vite umane in mare, lo smantellamento del sistema di accoglienza, la criminalizzazione dei migranti e di chiunque osi scioperare o protestare in qualunque modo. Ma vi è una Trento che non accetta tutto questo. La Trento delle lotte sociali e ambientali, la Trento dell’associazionismo e del volontariato. A questa Trento diamo appuntamento al parco Santa Chiara, presso il Festival dell’OltrEconomia, il 31 maggio alle 14 per muoverci insieme e arrivare il più vicino possibile al teatro Sociale con una manifestazione plurale e comunicativa. Una manifestazione ampia, che sappia intrecciare le diverse forme di lotta, di resistenza e di autodeterminazione per gridare insieme che Salvini e le sue politiche criminali a Trento non sono i benvenuti» dicono gli organizzatori.
In città gli oppositori si stanno poi preparando per confezionare lenzuola di protesta da appendere ai balconi: lanciato dalla pagina Facebook «Striscioni liberi contro Salvini a Trento», l’appello in rete ha raccolto 900 persone interessate, e 350 che hanno detto di aderire. Ma di cosa si tratta? «è un appello alla cittadinanza trentina a esporre sulle proprie abitazioni private qualsiasi tipo di striscione, bandiera, o simbolo di dissenso (privi di insulti e offese) verso Matteo Salvini. Dopo gli inquietanti avvenimenti di Salerno e Brembate è necessario ribellarsi alla repressione del dissenso messa in atto nelle ultime settimane dalle forze dell’ordine.
Verranno polizia e vigili del fuoco a casa di ogni libero cittadino che prenderà parte all’iniziativa?» dicono gli organizzatori. Che spiegano: «Questa iniziativa non è promossa da alcun partito politico o associazione, ma nasce dalla preoccupazione di un privato cittadino nei confronti dello stato della democrazia nel suo paese».
Anche per prepararsi a questa iniziativa, mercoledì 29 dalle 19 alle 21 la sede di Arcigay del Trentino è aperta «a chiunque voglia esprimere su lenzuolo o striscione il proprio NO ad ogni forma di discriminazione, odio e stigma sociale. Contro l’uso omofobo del proprio ruolo istituzionale, contro ospiti indesiderati per una città, Trento, che è/deve essere profondamente laica, antirazzista e aperta al mondo e alle diversità. Vi aspettiamo».
Alla protesta parteciperanno anche i «Sentinelli di Trento», con l’hashtag #SalviniTogliAncheQuesti.
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