Le strade del Bondone non sono un circuito di Formula 1
La Strada provinciale 85, che da Trento sale a Sardagna per poi proseguire verso Candriai e raggiungere il Monte Bondone, è diventata una sorta di pista da motociclismo o da Formula Uno. Il sobborgo di Sardagna e, soprattutto, quello di Candriai assistono troppo frequentemente al passaggio di mezzi (motociclette ed automobili) a velocità ben superiori a quelle consentite, con grande pericolo per i cittadini. A rischio, in particolar modo, le vie interessate dal passaggio di bambini e ragazzi che si recano a scuola (via Toresèla e via dei Caduti di Sardagna). Il Consiglio circoscrizionale di Sardagna, quindi, chiede al sindaco di Trento Alessandro Andreatta e alla Giunta comunale di intervenire, una volta per tutte e tempestivamente, al fine di far rispettare i limiti di velocità e di ripristinare la sicurezza della circolazione stradale sulla strada in questione.
«La Strada provinciale 85, sia sul versante di Sardagna sia su quello di Sopramonte (Strada provinciale 85 DIR), è interessata da un intenso traffico turistico, con particolare riferimento alle motociclette che sfrecciano a grande velocità. E questo specialmente nel periodo estivo», esordisce il consigliere circoscrizionale Federico Demozzi, firmatario insieme al consigliere circoscrizionale Samuele Rampanelli del documento riguardante la sicurezza stradale approvato dal Consiglio. «Nel 2019 - prosegue Demozzi - il Consiglio circoscrizionale aveva già richiesto, al fine di mitigare il fenomeno, l'installazione di «tutor» sia a Sardagna che Candriai. Tuttavia, il Servizio Gestione Strade aveva dato parere negativo ritenendoli privi di efficacia sul lungo periodo».
I consiglieri circoscrizionali concordano nell'affermare che «nell'ultimo anno il fenomeno pare essersi ulteriormente aggravato: la strada risulta essere sempre più conosciuta ed apprezzata dagli imitatori di Valentino Rossi o Charles Leclerc per il suo tracciato e per il fondo curato». Urge, quindi, una soluzione.
«Fino ad oggi - spiega Demozzi - l'amministrazione comunale non ha fornito alcuna risposta concreta, né a livello «passivo» (installazione tutor, dissuasori di velocità, apposizione limiti specifici di velocità) né in senso «attivo» (controlli di polizia più frequenti)». Ecco, quindi, che il Consiglio si rivolge nuovamente a sindaco e Giunta, chiedendo «di installare tutor nelle zone a maggior rischio e di intensificare, per lo più nei mesi estivi, la presenza delle forze dell'ordine a controllo e tutela della strada». E questo al fine di garantire l'incolumità dei cittadini residenti. «Inoltre - aggiunge Demozzi - richiediamo di valutare, nei tratti interessati dagli abitati di Sardagna e Candriai, l'installazione di dissuasori integrati nel manto stradale, con «buona pace» dei tempi di percorrenza dei mezzi della Trento Bondone. Non è possibile, infatti, sacrificare 363 giorni di sicurezza stradale a fronte di 2 giorni di gara (chiaro il riferimento alla gara automobilistica Trento - Bondone, ndr)». Infine, i membri del Consiglio circoscrizionale suggeriscono di valutare la messa in opera di un ulteriore dissuasore integrato nel manto stradale in prossimità della Scuola dell'infanzia di Sardagna.