Opere / Il caso

Circonvallazione ferroviaria, il Comune nomina un «esperto» per aiutare quelli a cui butteranno giù le case

Oggi giunta comunale dedicata alla galleria, con il problema delle aree inquinate Sloi e Carbochimica. «Quest'opera deve essere l'occasione di risolvere i problemi che la città si porta dietro da decenni» ha detto Ianeselli. Non è chiaro come

IL NODO Aree inquinate, dal 1978 non si trova soluzione
INDENNIZZI Per gli espropri servono 35 milioni 
IL PROGETTO Ecco i dettagli dei cantieri e dove passerà la galleria
CONSEGUENZE Parlano quelli a cui butteranno giù la casa

di Gigi Zoppello

TRENTO. Un comunicato stampa del Municipio ci informa che «Circonvallazione ferroviaria, un esperto assisterà i cittadini. Sarà a disposizione dei residenti interessati dal cantiere e li aiuterà a cercare soluzioni A breve la nomina del coordinatore del dibattito pubblico e l'avvio della partecipazione».

Ne ha parlato la giunta comunale questa mattina: «L’Amministrazione comunale metterà a disposizione dei cittadini direttamente interessati dalla realizzazione delle opere della Circonvallazione ferroviaria, in particolare su via del Brennero, una figura "terza" di riferimento, di provata esperienza, che li possa affiancare nell’individuare soluzioni adeguate per la cessione degli immobili e la ricerca di soluzioni alternative. L'iniziativa viene attivata d’intesa con Rete ferroviaria italiana, committente del progetto».

La novità è stata comunicata stamattina durante la conferenza stampa post Giunta, che si è soffermata anche sulla nomina, entro fine novembre, del coordinatore del dibattito pubblico, scelto da Rfi da un albo messo a disposizione dal Ministero delle infrastrutture. Sarà il coordinatore ad avviare il dibattito entro fine anno e a guidare il processo partecipativo in modo che il progetto della Circonvallazione ferroviaria sia conosciuto e discusso dalla cittadinanza.

Durante la conferenza stampa il sindaco Franco Ianeselli, dopo aver smentito alcune notizie circolate sui social nei giorni scorsi ("via Brennero non sarà chiusa per quattro anni"), ha sottolineato come il progetto di circonvallazione ferroviaria rientri pienamente nella strategia della conferenza sul clima di Glasgow, che valorizza proprio la ferrovia per ridurre i viaggi in auto e in aereo, con il relativo inquinamento. Inoltre, riguardo all'interferenza del progetto con le aree inquinate dell'ex Sloi e alla possibilità di avviare la bonifica, Ianeselli ha precisato: «La nostra idea è quella di cercare di sfruttare tutte le opportunità che si aprono con la circonvallazione ferroviaria. Quest'opera deve essere l'occasione di risolvere i problemi che la città si porta dietro da decenni».

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In realtà, una frase che dice ben poco: è chiaro a tutti che la bonifica della ex Sloi non si è fatta finora perché non esiste al mondo una tecnologia sicura per bonificare il piombo tetraetile. Le ipotesi del passato (diluizione, o asporto dei terreni) sono state bocciate per il forte pericolo di percolazione del veleno nella falda dell’Adige, e l’unica soluzione proposta dai proprietari delle aree era stata quella di ricoprire l’area con terra, e costruirci sopra.

Ma il Comune ha grandi orizzonti. Sulla stessa lunghezza d'onda l'assessore alla Transizione ecologica Ezio Facchin, che ha invitato a discutere «non solo delle grandi opere ma anche della grande città del futuro» e ha dichiarato che il gruppo di tecnici comunali al lavoro sul progetto di circonvallazione merci è disponibile per rispondere alle domande dei cittadini e approfondire tutti gli argomenti non chiari.

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