Circonvallazione ferroviaria, la «Rete dei cittadini» presenta il suo progetto in Destra Adige: fermarsi è possibile
Mercoledì 10 novembre sarà mostrato al pubblico lo studio alternativo: «poi andremo al Dibattito Pubblico, e vedremo chi ha gli argomenti migliori»
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IL NODO Circonvallazione, Zadra (San Martino): «Si rivaluti l'ipotesi Destra Adige»
IL PROGETTO Entro il 2026 la nuova ferrovia: circonvallazione prioritaria
I CANTIERI Circonvallazione: i dubbi delle associazioni e le risposte del sindaco
TRENTO. «Con soddisfazione registriamo che sono in aumento i cittadini che ci chiedono informazioni e i comitati che aderiscono. La circonvallazione in sinistra Adige non è l'unica soluzione possibile, certamente è la più impattante».
L'ingegner Paolo Zadra è il portavoce della Rete dei cittadini di Trento. Un gruppo che riunisce persone ma anche associazioni. E che il bypass ferroviario lì dove Italferr ha deciso di realizzarlo proprio non lo vuole.
Erano di questa opinione prima della presentazione del progetto, lo sono ancora di più adesso. Tanto che la settimana prossima presenteranno un'ipotesi progettuale di circonvallazione in destra Adige, per dimostrare che un'alternativa c'è. La contrarietà della rete dipende dal fatto che, a loro parere, l'impatto sul territorio dell'opera sarebbe devastante per più di un motivo. Una delle criticità che evidenziano è quella delle sorgenti, accanto all'instabilità della collina, che ritengono la renda un'opzione non praticabile, per una galleria come quella che le Ferrovie intendono realizzare. Ma soprattutto, a preoccupare è l'uscita della galleria a ridosso del quartiere di San Martino. Ecco perché si sono messi in moto.
«Quanti siamo? Non posso dire quante persone, ma con soddisfazione posso evidenziare che ci sono circa dieci, tra comitati e associazioni, che si sono uniti a noi. Per ora sono per lo più di Mattarello e del quartiere di San Martino, ma stano iniziando ad informarsi anche altre persone, provenienti da altri quartieri» spiega Zadra.Il loro approccio è chiaro: ribadiscono di non essere contro la circonvallazione, ma contro il tracciato indicato da Italfer.
Da qui l'idea di un progetto alternativo. Sia Comune che Provincia non sono disponibili a ragionare di spostamenti in destra Adige, per motivi tecnici, ma anche per questioni di tempo, per via dei vincoli legati ai fondi del Pnrr. Ma la rete non pensa si possa parlare di ipotesi fuori tempo: «I tempi per la Destra Adige ci sono sempre, certo non rispetto a quanto finora approvato. ma c'è un dibattito pubblico che ora si aprirà, noi abbiamo la documentazione riguardo alle criticità della sinistra Adige, riteniamo ci sia la necessità di un progetto alternativo. Per questo ne abbiamo sviluppato uno nuovo, che vuol rimuovere le criticità di quello del 2003, già escluso. Lo presenteremo anche con elementi di dettaglio, con tutti i contenuti specifici geologici».
E la presentazione sarà il prossimo mercoledì 10 novembre, alle ore 10,30, al Grand Hotel Trento (per entrare serve il Green Pass).
«Nella presentazione - continua Zadra - faremo un elenco di requisiti che i progetti devono avere, per essere compresi nell'ambito del Pnrr, e dimostreremo che l'ipotesi di circonvallazione in sinistra Adige non ce li ha. In quell'occasione daremo anche conto dell'accrescimento della Rete».
Paolo Zadra ci tiene infine a ribadire un aspetto dirimente: non sono contro la circonvallazione e nemmeno contro il metaprogetto presentato l'altro giorno dal Comune agli industriali. «Noi crediamo che serva un nuovo progetto e il nostro in destra Adige non impatta con il metaprogetto, anzi lo valorizza. Immaginare una circonvallazione ferroviaria ad est consente di riqualificare la città, senza dequalificare un quartiere nell'immediata prossimità del centro storico».