Alessia, morta in A22 a 30 anni, sabato mattina alle 9 i funerali
Il ricordo della sorella: «Lei era un sole, accanto a lei tutti sorridevano». Commozione e dolore per la scomparsa: dall’atletica Clarina alla pallavolo, dopo l’impegno era rimasta in contatto con tutti
TRENTO. «Mia sorella è un sole. Era».
Si ferma, la voce di Veronica Andreatta, quando si rende conto che di Alessia deve parlare al passato.
È stata lei, giovedì mattina poco prima di mezzogiorno, ad accogliere le forze dell'ordine, che si sono presentate nell'abitazione di via Degasperi per portare la notizia della morte della sorella. Hanno avuto il tatto e la delicatezza di chiederle di far tornare a casa mamma e papà e dirlo prima a loro, ma Veronica aveva già capito tutto.
I funerali di Alessia si terranno a Trento domani mattina - sabato 4 dicembre - alle ore 9 alla chiesa del cimitero di Trento.
«Mia sorella era un sole», continua a ricordare: «Ogni volta che stavi con lei sorridevi. Sapeva farti stare bene, ci riusciva con me con tutti: quando eri un po' giù di morale aveva la capacità di tirarti su, dai piedi alle stelle».
Papà Paolo, che lavora a Palazzo Stella, poco lontano da casa, ieri è tornato a casa di corsa. Poi lui, assieme a Veronica, ha dovuto dare la notizia della morte di Alessia alla mamma, Paola.
«Non abitava più con noi da qualche anno, mia sorella ha sempre voluto essere indipendente. Era da almeno cinque anni che non viveva più qui con noi, ma c'era, c'era sempre e sapeva come fare sentire il suo affetto, la sua allegria».
Da un paio d'anni Alessia Andreatta si era trasferita a Levico, assieme al compagno, ma il legame con il capoluogo era rimasto stabile grazie agli affetti familiari e alle amicizie, coltivate fin dall'infanzia nello sport e poi tra scuola e università.Fin da piccola si era dedicata all'atletica, con l'Atletica Clarina dedicandosi poi anche alla crescita dei più piccoli, come collaboratrice degli allenatori Luisa Merz e Claudio Tavernini.
Poi la pallavolo, con il Gs Marzola e altre società, prima di dedicarsi allo studio e al lavoro.
Ad avviare Alessia all'atletica, quando lei aveva iniziato le scuole elementari, era stato il cugino, Silvano Chesani, futura medaglia d'argento di salto in alto sia ai Giochi del Mediterraneo del 2013 che agli Europei indoor del 2015.«La ricordo piccolina al campo, mi aveva visto e aveva voluto provare, cogliendo anche buoni risultati in ambito regionale, prima di scegliere la pallavolo. Ma la passione per l'atletica era sfociata anche nell'impegno, dando una mano ai tecnici dell'Atletica Clarina».
È stato proprio Silvano, dopo che nel pomeriggio di ieri la notizia della scomparsa di Alessia aveva iniziato a diffondersi in città, a dare la triste conferma ai vertici della società in cui la giovane si era formata.
«Siamo tutti sconvolti, sono notizie che non si vorrebbero mai ricevere», ha proseguito Silvano Chesani: «Quando le tragedie ti toccano da vicino, molto vicino, sono momenti terribili. Alessia era una ragazza speciale, come confermano le amicizie che negli anni aveva saputo coltivare nello sport come in tutti gli altri ambiti della sua vita. Anche se gli impegni lavorativi le impedivano sempre di più di dedicarsi alle sue passioni, aveva saputo mantenere contatti e rapporti con tutti».
Il cordoglio delle società sportive è affidato a comunicati.
«Tutto il gruppo sportivo del Marzola GSD si stringe alla famiglia Andreatta per la perdita della amata Alessia, atleta anche del nostro gruppo sportivo. Ti ricorderemo sempre per le tue grandi qualità umane e sportive, e soprattutto per l’allegria che portavi sempre in squadra».
Anche la Fidal piange la morte di Alessia Andreatta: «Un terribile incidente stradale ha spento il sorriso di Alessia Andreatta – si legge sul sito della federazione di Atletica – una carriera avviata in campo farmaceutico, trent’anni compiuto a febbraio, la maggioranza dei quali passati in pista, come atleta prima (Ataf Trento e Atletica Clarina) e come collaboratrice poi, con un occhio di riguardo sempre verso il cugino Silvano Chesani di cui era una delle più appassionate sostenitrici. Il Comitato FIDAL Trentino in questo triste giorno si vuole unire al dolore della famiglia e dello stesso Silvano, nella consapevolezza dell’enormità della perdita».
Dopo la maturità scientifica al Da Vinci, Alessia aveva scelto di frequentare il corso di laurea in scienze e tecnologie biomolecolari dell'Università di Trento, a Povo, conseguendo la triennale nel 2014 e la specialistica nel 2017. Una mente brillante la sua, sostenuta anche dalla passione con cui aveva portato avanti e concluso il proprio percorso formativo.Dopo un meritato anno sabbatico, dal 2019 lavorava come informatore scientifico per la Procter & Gamble e proprio in ambito lavorativo aveva conosciuto il suo compagno, Jacopo, che ieri dopo essere stato raggiunto dalla notizia della scomparsa di Alessia è subito corso a casa dei genitori e della sorella, a Trento sud
L’altra mattina la trentenne era in autostrada proprio per lavoro: avrebbe dovuto raggiungere prima Verona e poi Vicenza per alcuni impegni professionali. Il suo viaggio si è interrotto pochi istanti dopo l'ingresso dal casello di Trento sud.