«La sicurezza al concerto di Vasco Rossi? Per le valutazioni serve al più presto il progetto definitivo»
Il questore Alberto Francini: il pronunciamento della Commissione un costruttivo campanello d'allarme per organizzare tutto al meglio. Il sindaco Ianeselli chiede alla Provincia trasparenza e collaborazione: i disagi non mancheranno ma saranno gestibili, se la cosa è comunicata e gestita bene. Zanella Onda civica: «Prima di vendere i biglietti, sarebbe stato meglio attendere certezze sulla capienza dell'area»
IL NODO Questione sicurezza: verso un vertice Ianeselli-Fugatti
BONFANTI "Vasco Rossi e lo staff amareggiati per le polemiche"
IL CASO Concerto di Vasco Rossi, la Commissione boccia l’area
PROBLEMA Verifiche per capire se l'area potrà accogliere 120 mila spettatori
TRENTO. «Serve un progetto definitivo, per potersi esprimere. Credo tuttavia che le preoccupazioni della Commissione siano giuste, nel senso di voler anticipare indicazioni per sollecitare gli organizzatori a fornire il progetto il più velocemente possibile proprio per poter eventualmente apportare tutte le prescrizioni che la Commissione stessa dovesse ritenere indispensabili per concedere il parere autorizzatorio».
Riguardo ai dubbi e alle polemiche sulla sicurezza legate all'area destinata ad ospitare nel maggio prossimo il concerto di Vasco, in località San Vincenzo, il questore di Trento Alberto Francini ha confermato la necessità di attendere un progetto definitivo prima di pronunciarsi.
Confermando da un lato la posizione della Provincia che aveva definito intempestivo il pronunciamento della Commissione ma, al contempo, sottolineando implicitamente come le indicazioni della Commissione - di cui fa parte anche un rappresentante della questura - fossero da accogliere come indicazioni utili, un costruttivo campanello d'allarme in tempi utili per organizzare tutto al meglio.
«Ventisette ettari possono essere molti o pochi - ha spiegato ancora Francini in un'intervista rilasciata all'agenzia Opinione - perché si deve valutare quanto di questo spazio sarà effettivamente a disposizione del pubblico. Bisogna escludere le aree destinate a palco, vie di fuga, fasce di rispetto, zone di afflusso e deflusso e così via. Tutti gli organismi che devono deliberare devono poter avere in mano un progetto in questo senso. La Commissione potrà esprimersi su progetti esecutivi apportando le proprie prescrizioni».
Il sindaco della città di Trento, Franco Ianeselli, dal canto suo, inizia ad avere comprensibilmente fretta: «Dobbiamo incontrarci al più presto e iniziare a discutere assieme, puntualmente, di tutte le questioni in ballo».
Il sindaco di Trento Franco Ianeselli prova a lasciarsi irritazione e sconcerto alle spalle, sulla vicenda del concerto di Vasco Rossi e a scegliere la via propositiva.
Anche perché, al di là della sicurezza, i nodi da sciogliere sono tanti.
«La sicurezza è un punto sul quale non si discute e il fatto che ci sia stata nascosta l'esistenza di un parere negativo della Commissione resta un fatto molto grave», spiega Ianeselli, che tuttavia prova ad andare oltre: «Ora che tutto è venuto alla luce non è tuttavia tempo di contrapporsi ma, invece, di lavorare assieme. Quale che sarà la capienza decisa in base al lavoro della società a cui si è rivolta la Provincia e che dovrà predisporre un progetto da far vagliare poi alla Commissione, c'è da iniziare concretamente a decidere come gestire l'evento».
Ianeselli ne sta già parlando non da oggi, con le proprie strutture, a cominciare dal corpo della polizia locale: «Su una cosa siamo tutti d'accordo ed è quello che più mi preme sottolineare, anche relativamente a come è stata gestita la questione fino ad ora.
I grandi eventi che la città ha ospitato e gestito in questi anni - dall'Adunata degli alpini agli Europei di ciclismo - sono andati bene grazie anche alla comunicazione trasparente nei confronti dei cittadini. Ecco, anche sul concerto in programma per il 20 maggio 2022 è ora di imboccare la via della trasparenza.
Tra le realtà organizzative e istituzionali coinvolte e nei confronti dei cittadini. I disagi non mancheranno ma se la cosa è comunicata e gestita bene, non avranno ripercussioni, pensiamo proprio alle numerose chiusure delle strade per gli Europei».
A proposito di disagi, quello legato al grande afflusso di persone preoccupa particolarmente.
In questo senso il questore di Trento Alberto Francini ha spiegato nelle scorse ore come l'idea a cui si sta lavorando è quella di far scendere a Mattarello chi arriverà in treno, in modo da evitare che chi raggiungerà Trento via ferrovia per il concerto vada a riversarsi sulla città.
Certo, un'idea che potrebbe non piacere a chi punta al concerto di Vasco per incrementare passaggi in città e vendite degli esercizi commerciali ma che potrebbe rivelarsi buona ragionando su chi dovesse raggiungere Trento unicamente e strettamente per il concerto senza aver alcun interesse al di fuori della Trentino music arena.
Nel frattempo, il consigliere provinciale di Futura Paolo Zanella ha presentato un'interrogazione sulla questione sollevata nei giorni scorsi dal Partito Democratico con la diffusione dei documenti relativi ai rilievi espressi dalla Commissione: «Gli ultimi sviluppi della vicenda lasciano ancora più dubbi sulla capacità, da parte della Provincia, di poter organizzare in sicurezza un evento di tali dimensioni».
Nell'interrogazione si chiede, tra l'altro «se prima di siglare l'accordo e di dare il via libera alla messa in vendita dei biglietti non sarebbe stato opportuno avere un dato certo sulla capienza dell'area e perché non lo si è fatto».
Non solo: «Come ci si comporterà nel malaugurato caso in cui i biglietti venduti saranno di più del numero consentito per garantire la sicurezza dell'area; se il piano di sistemazione dell'area che andrà in conferenza dei servizi la prossima settimana, non debba essere integrato con quello della sicurezza (pronto tra venti giorni) e quello della gestione esterna all'area (ancora da stendere?), visto l'alto livello d'integrazione dei tre aspetti, prima di poter essere approvato ed essere attuato».