Argentario / Il caso

Calisio, la "strada de Mez" resta ancora da sistemare: l'appello del consiglio di circoscrizione

I massi franati e altri ostacoli sull'importante percorso alle pendici del monte che collega Montevaccino a Villamontagna

IL CASO Frane sul Calisio: il monte ora è un sorvegliato speciale

di Giorgio Battocchio

TRENTO. Nell'ultimo Consiglio circoscrizionale dell'Argentario dei quattordici punti all'ordine del giorno solo uno è passato praticamente all'unanimità perché si sono contati 11 favorevoli ed uno si è astenuto non per il contenuto, ma per presa di posizione politica in quanto della Lega in minoranza.

L'argomento proponeva, con un documento della maggioranza firmato anche da Cornelio Eccher (Fratelli d'Italia in minoranza), "Interventi strada de Mez", una strada-sentiero alle pendici del Monte Calisio che collega Montevaccino a Villamontagna.

Erano presenti 12 consiglieri su 15.

Assenti Marco Dalponte (Lega), Cornelio Eccher (Fratelli d'Italia) e Massimo Sgurelli (Lega).

Quest'ultimo dalle elezioni circoscrizionali dell'ottobre 2020 non si è mai presentato in Consiglio tant'è che d'ufficio decadrà dalla carica per assenze finora ingiustificate.

Ma nelle ultime due sedute del Consiglio si è operato un riassetto delle cariche a seguito delle dimissioni per motivi di lavoro da presidente della Commissione Territorio di Paolo Bazzanella (+Trento Viva), carica assunta da Fabrizio Cucchiaro (SianoArgentario) già vice-presidente del Consiglio circoscrizionale.

Si sono dimessi poi due consiglieri esterni: Paola Ricchi della Commissione Cultura e Federico Chiarani della Commissione Territorio.

Così si sono ridimensionati i numeri dei membri esterni di entrambe le Commissioni che passano da 6 a 5.Si è ritenuto opportuno rivedere anche l'assetto dell'Ufficio di presidenza che ora risulta così composto: Andrea Vilardi (presidente), Maria Giovanna Franch (vice-presidente), Fabrizio Cucchiaro per la maggioranza e Marco Dalponte per la minoranza.

Ma tornando all'argomento "Strada de Mez" c'è da notare la improrogabile necessità di intervenire a sistemare un sentiero soggetto a scariche franose e attualmente chiuso al passaggio per lunghi tratti e per questo l'argomento ha ricevuto il consenso unanime.

Questo sentiero a mezza costa lambisce il rifugio Calisio, sul versante di Montevaccino, e il rifugio Campel, sul versante di Villamontagna, entrambi chiusi.

Il tutto fornisce un'immagine fatiscente e di degrado per gli escursionisti che non si sentono sicuri e non trovano punti di ristoro.

Serve una manutenzione radicale che salvaguardi i tanti camminatori, cicloamatori, arrampicatori che frequentano le locali falesie.

Se si aggiunge poi l'incuria di tratti di bosco gestiti dalla locale Asuc di Villamontagna ne risulta un quadro poco lusinghiero.

La richiesta, dunque, della Circoscrizione all'amministrazione comunale si fa pressante sia per dare sicurezza ad un versante soggetto a frane (si ricorda la frana del luglio 2021) sia per ridare lustro ad un territorio tanto frequentato specialmente nelle belle stagioni.

A sentire poi gli argomenti di Clemente Pedrotti, autorevole volontario abitante di Villamontagna e già in passato consigliere comunale, sorgono altre riflessioni.

«Sono rammaricato che attualmente non vi siano consiglieri comunali che si interessano di Villamontagna e del Calisio montagna sopra Trento crogiolata dal sole 12-13 ore al giorno per la gioia dei turisti. Comunque perplessi di fronte alla poca cura del territorio.

Sono esterrefatto dalle lungaggini che impediscono la ristrutturazione dei due rifugi e l'ordinaria manutenzione del territorio».

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