Il progetto del bypass ferroviario, sugli scavi nei terreni inquinati l'Appa chiede maggiori garanzie
La questione delle aree postindustriali contaminate nella zona nord della città è tornata al centro del dibattito nella Conferenza di informazione svoltasi in Consiglio provinciale
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TRENTO. L'Agenzia provinciale per l'ambiente (Appa) conferma le criticità serie rappresentate dagli scavi previsti nelle aree postindustriali inquinate di Trento nord, dove sono previsti i lavori per il grande bypass ferroviario.
Secondo gli esperti, si è in presenza di una situazione preoccupante sia dal punto di vista dell'ambiente sia della sicurezza dei lavoratori che saranno impegnati nella grande opera.
Il pericolo è rappresentato dalla eventuale uscita (e inalazione) di sostanze tossiche attualmente sottoterra, come il mercurio e il piombo tetraetile.
Della questione si è riparlato ieri, alla Conferenza di informazione svoltasi in Consiglio provinciale.
A Rete ferroviaria italiana viene rinnovata la richiesta di svolgere altri approfondimenti per analizzare il rischio correlato a questo intervento programmato su aree ancora da bonificare.
In sostanza, si conferma che quanto si è prodotto finora non darebbe garanzie sufficienti, a fronte di uno scavo previsto per circa due milioni di metri cubi di materiali potenzialmente contaminati, anche nel sottosuolo dell'area delle ex aziende chimiche, come la Sloi.
Oltre ai pericoli durante gli scavi, vanno considerati quelli inerenti allo stoccaggio della terra e qui, a quanto si evince dal confronto di ieri, l'Appa vorrebbe maggiori ganaranzie da parte di Rfi.
Il percorso della grande opera, dunque, non appare semplice, fra le contestazioni dei comitati che avevano proposto una soluzione diversa (in destra Adige per evitare anche il lungo tunnel sotto la Marzola) e le criticità date dalle caratteristiche delle aree interessate (ci sono anche diversi edifici da abbattere in zona via Brennero).
Secondo le previsioni, la circonvallazione ferroviaria, finanziata con fondi ndel Pnrr, dovrebbe essere realizzata per il 2026.