«Porte dei negozi aperte? Stop all'aria condizionata»: il sindaco Ianeselli prepara un’ordinanza anti-spreco
Dopo il confronto con Confcommercio e Confesercenti la decisione di dare ai negozi la possibilità di scelta. Il primo cittadino: «Necessario ridurre i consumi energetici e abbattere le emissioni di Co2 per combattere il riscaldamento climatico»
TRENTO. L'Amministrazione comunale di Trento sta lavorando a un'ordinanza per regolamentare l'abitudine di molti negozi della città di tenere l'aria condizionata accesa e le porte aperte.
Dopo l'incontro con i rappresentanti di Confcommercio e Confesercenti - si legge in una nota - il sindaco Franco Ianeselli hanno deciso di non imporre in modo indiscriminato la chiusura delle porte, ma di garantire ai commercianti la possibilità di scelta tra tenere le porte aperte e l'aria condizionata spenta o le porte chiuse e il condizionatore acceso.
«Da una parte c'è la crisi internazionale legata al conflitto ucraino che ci impone di ridurre i consumi energetici non solo per ragioni etiche, ma anche perché l'energia è diventata un bene più che mai prezioso e tutt'altro che infinito.
Dall'altra parte c'è il problema enorme del riscaldamento climatico, i cui effetti sono quotidianamente sotto gli occhi di tutti.
L'innalzamento delle temperature ci obbliga ad abbattere drasticamente le emissioni di Co2, in coerenza con le previsioni del Paesc, il Patto d'azione per l'energia sostenibile», spiega Ianeselli.
Al confronto di questa mattina (19 luglio) hanno partecipato oltre al sindaco Ianeselli e al vice Roberto Stanchina, la dirigente del servizio Sostenibilità e Transizione ecologica Paola Ricchi, per Confcommercio Massimo Piffer ed Ermanno Sartori (rispettivamente presidente e segretario dei Commercianti al dettaglio), per Confesercenti Aldi Cekrezi, direttore, e Ivan Baratella (presidente Commercianti).
Con le temperature roventi di questi giorni il tema dei negozi che tengono porte aperte e aria condizionata accesa è diventato ineludibile ed è argomento di discussione in molte città. Il sindaco Ianeselli, che già qualche settimana fa aveva valutato l’idea di regolamentare il fenomeno con un’ordinanza, ha preferito confrontarsi con le categorie prima di adottare qualsiasi decisione.
L’ordinanza, a cui sta lavorando il servizio Sostenibilità e Transizione ecologica, ricalcherà le regole di buon senso e le buone prassi già da tempo adottate tanto negli uffici quanto nelle abitazioni private. Il confronto proseguirà anche in vista della stagione invernale, in modo da evitare lo spreco energetico derivante dall’abitudine di molti negozi di tenere i riscaldamenti accesi e le porte spalancate.
L’ordinanza in corso di elaborazione ha anche il risvolto economico positivo di ridurre le bollette, i cui costi sono esplosi in seguito all’aumento del prezzo dell’energia.