Bypass ferroviario, il rischio vibrazioni mette in ansia i residenti
La fotocopia di una osservazione del servizio geologico della Provincia inserita pare da atrtivisti no tav nelle buche delle lettere dei cittadini, che si allarmano. In consiglio comunale interrogazione di Fdi. Intanto da piazza Dante arrivano i dati sulle superfici che saranno interessate da espropri e occupazioni
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TRENTO. «Si consiglia di prevedere la predisposizione di relazioni sullo stato di consistenza degli edifici prossimi al tracciato (rilievo di lesioni, crepe, deformazioni negli esterni e negli interni) in contraddittorio con i proprietari, al fine di prevenire richieste di danni improprie».
È una delle indicazioni che il servizio geologico della Provincia aveva inviato nel febbraio scorso alla conferenza dei servizi nell'ambito delle procedure di valutazione dell'impatto ambientale e di approvazione del progetto di fattibilità della circonvallazione ferroviaria che passerà in tunnel sotto la collina est della città. Indicazione contenuta in un documento protocollato; una fotocopia della pagina contenente queste richieste è stata nei giorni scorsi fotocopiata e infilata nella bussola delle lettere di molte famiglie dei San Rocco di Villazzano.
Un'iniziativa - pare - dei No Tav che ha sollevato grosse preoccupazioni tra i residenti.
L'osservazione del Servizio geologico, molto articolata, suggerisce anche di condurre in corso d'opera una campagna di misure vibrometriche per monitorare il livello delle vibrazioni indotte sugli edifici giudicati più sensibili e gli esempi di "sensibilità" comprendono la zona Palazzi di Mattarello, l'imbocco nord su via Brennero, Canova, Gardolo-Roncafort e, par l'appunto, San Rocco di Villazzano. Ed ecco che, trovandosi questa indicazione nuda e cruda, senza spiegazioni, nella bussola delle lettere molti cittadini hanno preso il telefono e chiesto spiegazioni, in primis proprio alla Provincia e al Servizio geologico.
Ma non solo. La notizia si è diffusa e ha fatto muovere anche i consiglieri comunali di Fratelli d'Italia, che ieri mattina hanno presentato un'allarmata interrogazione al sindaco Ianeselli e all'assessore Facchin. Segnalando il ritrovamento nella cassetta delle lettere della fotocopia i consiglieri di FdI confermano la diffusa preoccupazione alimentata tra i residenti. «Preoccupazioni - scrivono - che vanno ad aggiungersi alle tante domande legittime degli stessi residenti, rimaste ancora senza una risposta».
E così nell'interrogazione il gruppo consiliare, dando per scontata l'esecuzione di quello che era solo un suggerimento dato nella fase di approvazione del progetto, chiedono quali saranno le modalità dei contraddittori presso le abitazioni dei cittadini, da chi saranno effettuati e se l'amministrazione comunale intenda presenziare coi propri tecnici in qualità di garante, nonché se ci sia la volontà di organizzare degli incontri pubblici per informare e rassicurare i proprietari.
Sarà interessante vedere cosa risponderà a questo proposito il Comune, posto che alla base della richiesta c'è l'evidente equivoco sulla natura del documento che i cittadini di San Rocco si sono trovati tra le mani.
Intanto sono arrivate le risposte del governatore Maurizio Fugatti a tre vecchie interrogazioni sulla circonvallazione ferroviaria presentate dal consigliere provinciale del M5S Alex Marini. L'ultima di queste richieste, datata 25 novembre 2021, chiedeva informazioni proprio relative all'impatto geologico del progetto e alla eventuale collaborazione tra il Servizio geologico della Provincia e Italferr.
Nella sua risposta Fugatti conferma la stretta collaborazione tra le strutture tecniche dell'amministrazione e i progettisti, a cui sono stati forniti tutti gli elementi conoscitivi utili ad approfondire la conoscenza delle caratteristiche delle aree interessate all'intervento.
«In particolare - spiega il governatore - sono stati condivisi coi progettisti elementi conoscitivi relativi a 90 piezometri, 19 inclinometri, ai pozzi e alle sorgenti censiti nel sistema informativo provinciale». Tali informazioni sono state utilizzate da Italferr come base di partenza per la predisposizione del Progetto di fattibilità e per la programmazione delle successive indagini geologiche e idrogeologiche integrative, oltre che per il monitoraggio ante operam delle sorgenti.
Rispondendo a un'altra interrogazione vengono poi forniti i dati relativi alle superfici che saranno interessate da espropri e occupazioni.
Nel comune catastale di Mattarello saranno espropriati 53.116 metri quadri di terreni, per lo più agricoli, e saranno interessati da occupazione temporanea altri 107.329 metri quadri. A Besenello solo 184 metri quadri espropriati ma ben 84.440 temporaneamente occupati. Sui terreni del comune catastale di Aldeno occupazioni temporanee su 17.679 metri quadri.