Circonvallazione di Trento, nuova protesta sotto la Regione. La Rete dei cittadini: “Più sondaggi sotto i binari”
Il portavoce Paolo Zadra: “Nell'area fra la ex Sloi e la ex Carbochimica, Rete ferroviaria italiana (Rfi) ha previsto di fare tre sondaggi di 1500 metri, mentre la legge dice che i sondaggi vanno fatti fino alla profondità di scavo, quindi 21 metri, ogni venti metri, con campionamenti ogni quattro metri di profondità”
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TRENTO. "Non è più un problema di sì Tav o no Tav, è un problema di sicurezza". Il portavoce della Rete dei cittadini, Paolo Zadra, il progetto promosso dal gruppo "con le linee guida per fare i sondaggi sotto i binari ferroviari", nell'area fra la ex Sloi e la ex Carbochimica, per il progetto del bypass ferroviario.
"Rete ferroviaria italiana (Rfi) ha previsto di fare tre sondaggi di 1500 metri, mentre la legge dice che i sondaggi vanno fatti fino alla profondità di scavo, quindi 21 metri, ogni venti metri, con campionamenti ogni quattro metri di profondità. Sono 75 sondaggi contro tre. Solo così avremo la fotografia di cosa c'è lì e potremo essere certi che venga tutelata la salute dei cittadini del territorio", spiega Zadra all’Ansa.
Alle 18 ci sarà un presidio organizzato sotto Palazzo della Regione, in piazza Dante, "perché da oggi a domani in Consiglio provinciale si discuterà il tema dell'utilizzo dei fondi per l'indagine sotto i binari", aggiunge il portavoce della Rete dei cittadini. Il riferimento è ai due milioni di euro stanziati dallo Stato a seguito di un emendamento promosso dalle deputate trentine Sara Ferrari (Partito democratico) e Vanessa Cattoi (Lega).