Mobilità / Il nodo

I bus della linea 8 sempre in ritardo: prigionieri del traffico fra Mattarello e Trento nord

La Provincia rinvia la palla sul campo del Comune, nella risposta dell'assessore Gottardi al consigliere Zanella: il traffico soffoca anche il trasporto pubblico, se non è "protetto" da corsie preferenziali. Nel frattempo i ritardi tendono ad aumentare: nelle ore di punta siamo già in media a oltre 7-8 minuti a corsa

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TRENTO. Sì è vero, l'autobus 8 è in ritardo, in media almeno 7 minuti nelle ore di punta. Con un peggioramento costante nel tempo. Dal 2020 ad oggi per dire, la puntualità è peggiorata in modo sensibile, ogni anno un po' di più. Ma la responsabilità è di un traffico che soffoca anche il trasporto pubblico, se non è "protetto" da corsie preferenziali. Quindi si chieda al Comune cosa intende fare, più che a Trentino Trasporti.

Questa, in estrema sintesi, la fotografia dell'esistente che fa l'assessore provinciale ai trasporti Mattia Gottardi che, di fatto, rimpalla la responsabilità su palazzo Thun.

I dati sono recentemente usciti dalla risposta all'interrogazione del consigliere Paolo Zanella (Pd) che di quella linea chiedeva conto. Perché si tratta di una linea strategica per la città, che collega nord e sud: da Centochiavi a Mattarello e viceversa, passando da centri nevralgici come via Brennero, via Rosmini, via Clesio.

Solo che l'utenza da tempo aveva lamentato disservizi, soprattutto ritardi. Se ne era lamentato, mesi fa, anche l'assessore comunale Ezio Facchin, in un botta e risposta un po' ruvido anche con Trentino Trasporti. Di queste inquietudini cittadine si era fatto portavoce Zanella, che in un'interrogazione chiedeva conto del servizio, posta «l'insofferenza crescente della cittadinanza di Trento verso i disservizi cronici della linea n. 8».

Come detto, la risposta è arrivata. E intanto dà ragione a chi si lamenta dei ritardi: nel 2023 il ritardo medio delle corse sulla 8 è stato nelle ore di punta di 7.03 minuti per le corse da Centochiavi a Mattarello e di ben 8.22 minuti da Mattarello a Centochiavi.

Meglio va nelle ore cosiddette "di morbida": 2.35 minuti di ritardi da Centochiavi, 3.51 minuti da Mattarello. A preoccupare è che il trend sembra in peggioramento: nel 2022 andava maluccio, ma meglio di oggi: 6.45 minuti (o 7.27, a seconda se si viaggia verso nord o verso sud) nelle ore di punta, nel 2021 il ritardo medio era di 4.20 minuti (o 5.01).

Ma a quanti interessa? A una marea di persone: in inverno sono impegnati 6 autobus da 12 metri per garantire il servizio: un potenziale di 400 posti all'ora, per 17 ore. Gli utenti sono in effetti tantissimi: 1.835.760 nel solo 2023. Ecco perché diventa importante la qualità del servizio.

Ma a rallentare i bus, chiarisce Gottardi, è la viabilità cittadina: «Il percorso comprende alcune delle principali vie d'accesso alla città di Trento: viale Verona, via Rosmini, corso Alpini, corso 3 novembre, via Clesio, via Fontana, Corso degli Alpini, via Brennero. Sono strade interessate da flussi veicolari molto rilevanti, e spesso affette da congestione del traffico».

Ma è sul fronte soluzioni che l'assessore Gottardi butta la palla nel campo del Comune: «Gli autobus, costretti a muoversi nell'ambito del traffico veicolare promiscuo, subiscono le relative interferenze.

Le strategie risolutive di tale problematica risiedono in interventi di assegnazione della priorità dei mezzi pubblici rispetto ai privati: corsie preferenziali e, in subordine, sistemi semaforici intelligenti».

Non può farlo Trentino Trasporti, dice Gottardi, deve occuparsene il Comune.Infine, Zanella aveva proposto di modificare il tragitto, per rendere il servizio più efficiente, a partire dall'attestamento in piazza Dante, creando una nuova linea da lì verso corso degli Alpini e Centochiavi.

Ma le proposte non sembrano trovare l'accordo dell'assessore: «Farebbe venir meno il collegamento diretto tra gli attuali capolinea con la necessità di effettuare un cambio autobus», inoltre «a parità di servizio richiederebbe un incremento di risorse in termini di autobus e autisti» e in piazza dante mancherebbero ulteriori spazi idonei all'attestamento.

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