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Recupero dell’edificio ex Questura di Trento, Marchiori: “Preoccupazione per il reperimento dei fondi necessari”

L’assessore risponde ad un’interrogazione di Lucia Coppola: “Analizzeremo tutte le soluzioni, anche di compartecipazione esterna al finanziamento o di conferimento dell’immobile in permuta”

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TRENTO. “Nel confermare l’intento della Giunta di trovare una soluzione che possa condurre alla ristrutturazione dell’edificio denominato ex Questura, per il quale si condivide certamente la preoccupazione per le conseguenze dal progressivo degrado, non può essere onestamente taciuta in questo momento la preoccupazione per il reperimento dei fondi necessari, tale da produrre uno sforzo che sarà certamente indirizzato ad analizzare tutte le soluzioni, anche di compartecipazione esterna al finanziamento o di conferimento dell’immobile in permuta. Consegue pertanto che in questa fase risulta prematuro confermare il recupero per una specifica destinazione d’uso con sola funzione culturale”. E’ questa la risposta dell’assessore provinciale Simone Marchiori ad un’interrogazione presentata da Lucia Coppola.


L’interrogazione della consigliera Lucia Coppola

“E’ trascorso quasi un anno dall’inaugurazione di piazza Mostra, completamente restaurata, liberata dalle macchine, dal parcheggio e resa pedonale. Una piazza che valorizza l’accesso al Castello del Buonconsiglio, che è adatta ad accogliere eventi ed ha ospitato per la prima volta quest’anno, e con successo, i mercatini di Natale. Purtroppo, nelle adiacenze, si trova l'edificio ex questura di Trento in stato di totale abbandono e degrado.
Tale edificio di circa 2.150 metri calpestabili, chiuso dal 2006 quando la Questura si trasferì a Trento sud, ospitò originariamente le stalle del Castello del Buonconsiglio e in epoche più recenti la Polizia austriaca e di seguito la Polizia di Stato”.

”Dopo il trasloco di quest'ultima, nell'ambito di una partita di permute con Roma, l'immobile è entrato nella disponibilità della Provincia autonoma di Trento. Negli anni si è discusso ampiamente circa la destinazione d'uso dell'edificio, arrivando alla conclusione unanime che la più naturale fosse quella culturale”.

”Si ipotizzò di trasformarlo a sede di un museo archeologico, poi sala espositiva e ingresso al Castello attraverso un tunnel da realizzare sotto via Bernardo Clesio, poi ancora nuova sede dell’archivio provinciale e in seguito sede del Museo storico. Ma a causa della scarsità di fondi a disposizione della Provincia, che ne è proprietaria, ogni progetto è caduto nel vuoto. Un edificio in stato di abbandono, che si affaccia su una piazza rinnovata, non è la cornice ideale per il Castello del Buonconsiglio, meta ogni anno di migliaia di visitatori”. 

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