Lavori nella stazione, si trasloca: biglietteria e servizi in piazza
I lavori per la ristrutturazione sono già iniziati: qualcosa come 30 milioni di euro per riqualificare la stazione, ma anche tutta l'area antistante e riorganizzare il servizio di autobus, in vista delle Olimpiadi del 2026
TRENTO. Ad inizio anno sul listone di piazza Dante potrebbe stagliarsi una casetta di legno. Grande abbastanza da fare da stazione distaccata, durante i lavori di ristrutturazione della vera stazione dei treni, bella a sufficienza per essere biglietto da visita della città per i tanti turisti che da lì passeranno, nel periodo da qui alle olimpiadi, quindi da qui al termine dei lavori.
La richiesta da parte di Rfi è arrivata a palazzo Thun: le ferrovie vogliono spostare i servizi ai viaggiatori, per velocizzare i lavori di ristrutturazione della stazione dei treni e quindi avere la certezza di concluderli agevolmente entro l'avvio delle olimpiadi.
Nella stazione distaccata, chiamiamola così, dovrebbero trovare posto non solo biglietteria Fs e di Trentino Trasporti, ma anche il deposito bagagli e soprattutto i servizi come bar, tabaccheria e edicola.
Prima del via libera tre sono i nodi da sciogliere: il sì degli esercenti, che sono stati informati nel corso di una riunione ad hoc dalle Ferrovie, la riorganizzazione degli eventi che sul listone vengono ospitati, a partire dal mercato contadino e le garanzie, che par di capire palazzo Thun ha chiesto, circa la qualità architettonica ed estetica della struttura provvisoria.
Il cantiere.
I lavori per la ristrutturazione della stazione ferroviaria sono già iniziati: qualcosa come 30 milioni di euro per riqualificare la stazione, ma anche tutta l'area antistante e riorganizzare il servizio di autobus, in vista delle Olimpiadi del 2026. A marzo si è cominciato a lavorare all'interno, ora però il cantiere inizia a vedersi. Più evidente a sud e a nord della stazione: davanti alla Trento Malè già si sta operando. L'obiettivo è il riordino di tutta l'area antistante, che diventerà spazio per i capolinea di molte linee di autobus urbano.
A sud, in piazzetta Foti Martini invece sono stati eliminati gli alberi e si andrà avanti con il resto dei lavori. In entrambe le aree, la parte esterna verrà riqualificata per realizzare spazi più vivibili, anche a beneficio delle attività economiche. Ci sarà, per esempio, un plateatico per il bar. Il cantiere prevede - tecnicamente è un secondo lotto di lavori, ma di fatto è il medesimo intervento - di alzare i marciapiedi dei binari. Tutto insieme, il cantiere dovrebbe finire entro marzo 2026.
Il sottopasso
Verrà ristrutturato anche il sottopasso di via Lampi, che sarà sbarrierato: due ascensori permetteranno a tutti di utilizzare l'attraversamento senza grandi difficoltà.Il trasloco. Rfi ha chiesto di trasferire tutti i servizi per due motivi: prima di tutto, per permettere di lavorare con più celerità, in un cantiere in cui non si può nemmeno concepire un ritardo sul target 2026. E poi si vuole evitare di far passare i passeggeri dentro un cantiere, con percorsi anche scomodi e difficoltà logistiche.
Da qui l'idea della stazione esterna. Si tratterebbe di una struttura abbastanza grande: dall'altezza della statua di Dante all'attraversamento pedonale, per intendersi. Dentro sarebbe ospitata la biglietteria delle ferrovie, quella di Trentino trasporti, il deposito bagagli, il bar, l'edicola e il tabacchino, insomma, tutti i servizi della stazione.
Si partirebbe, questa l'idea, da inizio anno, con la fine dei mercatini. Gli uffici comunali stanno valutando la richiesta, chiedendo qualità della struttura provvisoria e immaginando come riorganizzare gli eventi che si tengono in piazza, a partire dai mercatini contadini, che potrebbero essere spostati verso palazzo della Regione (ma è un'ipotesi non una scelta definitiva).
La viabilità
Altra grande partita, quella della viabilità davanti alla stazione: il progetto prevede un ampliamento importante della parte coperta e quindi pedonale, il che significa che si riduce lo spazio per le carreggiate carrozzabili. Si attende il progetto esecutivo per capire come si organizzerà il cantiere, con quali modifiche viabilistiche. Il tempo c'è: i cantiere non impatterà sulla viabilità prima della prossima estate.