De Vigili, centosei anni pieni di colore: tre generazioni dietro il banco
La ditta fu fondata con tanto di procura notarile commerciale l'8 luglio 1919, dal prozio Gino e dai fratelli Pio, Remo e Ugo De Vigili. Dal primo negozio di vicolo del Vò alla storica sede in via Dosso Dossi
TRENTO. Se c'è un problema domestico che crea un certo scompiglio in famiglia è quando si decide di ri-tinteggiare il proprio appartamento o le facciate esterne della casa. Al solo pensiero di "spogliare" l'appartamento dei quadri appesi, i numerosi suppellettili casalinghi e spostare letti ed armadi per consentire di rinfrescare il nostro focolare domestico, ti passa già la voglia d'iniziare questo lavoro anche se poi, una volta terminato, siamo oltremodo contenti di avere una casa bella pulita e rinfrescata.
E chi meglio dei proprietari della storica «Fabbrica Colori F.lli De Vigili» comprende bene lo stato d'ansia dei clienti quando si recano in questo vero e proprio fornitissimo emporio di colori, per acquistare quanto necessario per un buon lavoro finale? Una ditta con una esperienza del settore di ben 106 anni, fondata con tanto di procura notarile commerciale l'8 luglio 1919, dal prozio Gino e dai fratelli Pio, Remo e Ugo De Vigili.
Azienda presente dal 1922 in via Dosso Dossi, una laterale di Corso Michelangelo Buonarroti e Lung'Adige Giacomo Leopardi, mentre dal 1919 al 1922 il primo negozietto era in vicolo del Vò. E nel negozio che durante il secondo periodo bellico fu colpito dalle bombe aeree in due occasioni, oggi abbiamo incontrato l'86enne Franco De Vigili, figlio di Pio, in bottega dal lontano 1957, in compagnia dell'attuale proprietario, il figlio Remo di 62 anni, assieme alla moglie Marina Veronesi ed all'impiegato Giuseppe Bronzini.
Una fabbrica di colori alla terza generazione che vende anche tutti gli accessori necessari, in gran parte per le imprese del settore. Una azienda di fatto a conduzione familiare che nei tempi passati aveva anche 60 dipendenti, potendo contare anche sull'apporto professionale di muratori e piastrellisti. Ed ora alcune domande a padre e figlio.
Come è cambiato il rapporto umano con i clienti e le ditte? «A livello di singolo privato va tutto bene, un po' meno con certe ditte che ritardano nei pagamenti, o non pagano affatto perché andate a gambe all'aria».
Ma quali sono i colori principalmente utilizzati? «Da quelli in polvere dei primi anni adesso si usano quelli preparati, in gran parte miscelati con l'acqua anziché con solventi chimici, per garantire una sempre maggiore attenzione all'ambiente e per la stessa salute di quanti gli utilizzano».
Ma i cittadini curano sempre le proprie abitazioni? «Dobbiamo confessare che rispetto al passato c'è una maggiore attenzione. Una volta si tinteggiava di media ogni 2/3 anni, ora si aspetta qualche anno in più. Non così per quanti abitano in Alto Adige e nei paesi del nord Europa, per i quali la casa deve essere sempre bella ed elegante».
E quali sono le colorazioni preferite? «In passato andava esclusivamente il colore bianco, oggi invece si tende all'acquisto di colorazioni pastello». E quale è stata la casa tinteggiata in modo, diciamo, alquanto originale? «Una casa schiera a Villamontagna, sulla collina di Trento, dipinta di un verde scuro ed un viola ed una villa, a Chiasso in Lombardia, tutta in nero. Questione di gusti...».
Ed una miscela particolare? «Quella che purifica l'aria ai sali d'argento che emana ossigeno, oltremodo ideale negli ambienti ospedalieri o dove si concentrano molte persone. Colori costosi ma molto performanti».
Qualche episodio curioso in tutti questi anni di attività? «Il furto della cassa in negozio: hanno cercato di scardinarla mentre noi eravamo nel retro magazzino. Delinquenti che sono scappati senza nulla in mano, ma individuati poi grazie alle nostre video camere di sicurezza. Una giornata che non potremo mai dimenticare: lunedì 6 marzo 2017. Poi alcuni furti in negozio, uno di oltre 20 milioni di vecchie lire, ed il soccorso ad un passante dinanzi al negozio, nel 2010, colpito da una pugnalata in strada da uno sconosciuto».
Tanti ricordi e molte le ore passate nel negozio dove il lavoro non manca, per dare tanti consigli ai clienti sui prodotti più adatti alle loro esigenze, in questo atelier con oltre un secolo di vita e di... colori.