Vacanze con la escort, lagarino nei guai
Condannato per favoreggiamento alla prostituzione
Il confine tra godere delle grazie di una donna che si concede a pagamento, e finire incriminato per il reato molto serio di favoreggiamento alla prostituzione è estremamente labile. Lo sa bene un uomo della Vallagarina che, dopo aver invitato una delle migliori professioniste sulla piazza, e aver condiviso con lei le spese per l’affitto di un residence, si è ritrovato nei guai ed è stato condannato a due anni e sei mesi di reclusione, più il pagamento di 400 euro di multa. È stato scelto il rito abbreviato.
Va subito detto che questa non è assolutamente la storia di un incauto uomo ammaliato dal fascino di una bella e generosa ragazza, ma che ha pesato sulla sentenza il fatto che l’imputato ha precedenti specifici, e cioè già in passato si era trovato coinvolto in storie di questo genere. Va anche precisato che in un caso era stato anche recentemente assolto.
Ma andiamo con ordine. Tutto nasce dal desiderio di un uomo di voler trascorrere del tempo con una ragazza che fa la professione, si dice, più antica del mondo. È di origine brasiliana, ma da tempo lavora in Spagna e sa come far valere i suoi talenti. L’uomo si mette in contatto con lei e la invita a trascorrere una breve vacanza in un residence in Vallagarina: lui fa la prenotazione per due persone e, stando alla difesa, lei intanto paga la cauzione. L’affitto è per alcune settimane ma dopo pochi giorni la vacanza tra i due finisce e lei resta a curare i propri affari. Il rapporto tra i due resta molto buono, tanto che il saldo del residence lo fa lui.
Il via vai nell’appartamento, sempre piuttosto frequentato vista la capacità imprenditoriale della giovane, attira l’attenzione delle forze dell’ordine che decidono di fare un controllo: quando trovano la donna, facendo le solite domande per appurare in che contesto stava lavorando, incappano nel contratto di affitto e soprattutto nel saldo dell’importo. E qui per l’uomo cominciano i guai